Rand 8 / 10 22/04/2012 17:15:16 » Rispondi Rivedere e rivedere un film ti fà riflettere sul film in questione, nel caso della saga di Bourne, il primo capitolo non si scorda. Doug Liman non sembrava avesse le carte in regola per un genere simile, action e spy ma con elementi realistici, tutto il contrario di James Bond. Invece il film scorre via in maniera convincente, un plauso alle performance degli attori, tra cui Matt Damon risulta credibile, una mancchina da guerra che non si ricorda niente del suo passato. Franka Potente fà da spalla a questo sconosciuto che gli a chiesto un passaggio. Senza essere la classica alternativa teutonica si ritrova in un ruolo interessante e non da semplice contorno. Le location sono ispirate, sia quelle in Svizzera che a Parigi, la storia riesce a essere immensamente credibile per un film del genere. Certo l'inizio c'è un pò di sospensione di incredulità, perchè una persona a cui sparano e perde i sensi finendo in mare è impossibile che non affoghi. Unico neo in un film notevole, dove tutto finisce incasellato al suo posto, notevoli gli inseguimenti a Parigi, con una mini! Quando appare Clive Owen nei panni del killer a contratto la vicenda diventa ancora più coinvolgente, non è scontato che Jason Bourne
elimini i killer che cercano di ucciderlo.[/SPOILER Ha ricevuto un addestramento da 30 milioni di dollari, è stato forgiato come un arma da guerra, ma si sà spesso le armi si inceppano e rifiutano di sparare. La sceneggiatura di Tony Gillroy è eccellente, senza sbavature o cincischiamenti, finale aperto in Grecia che porta al seguito, e la musica di moby che chiude i titoli di coda. "Che volete da me?" N.B. Julia Stiles nei panni nella psicologa analista non stona per niente, nel secondo anzi saprete molto di più su di lei!