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GUIDA PERVERSA ALL'IDEOLOGIA regia di Sophie Fiennes

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The Gaunt     8 / 10  15/08/2016 23:21:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questi viaggi con Zizek sono sempre affascinanti, innanzitutto per l'empatia immediata con il narratore e non meno importante l'utilizzo dei cinema come veicolo per spiegare dei concetti. In questo l'ideologia o le ideologie, aldilà del loro valore utopico che voglia attrribuirgli un qualsiasi soggetto, sono uno strumento non tanto di estraniamento dal reale, quanto un appagamento di quel reale che non ci soddisfa. L'odeologia studiata nei suoi significati esteriori, ma più importante evidenziarne i lati nascosti o occultati oppure dei caratteri insiti, apparentemente di secondaria importanza e marginali, ma in realtà molto più incisivi dell'apparenza. Gli esempi che cita sono molteplici e tutti molto interessanti perchè si osservano da un punto di vista poco usuale. Uno per tutti direi l'inno alla gioia della nona di Beethoven, perfetto caso di adattabilità di contesti sociali e politici di segno opposto. Un documentario più complesso del precedente Guida perversa al cinema, certamente più articolato e filosofico, ma mai banale nelle sue considerazioni.