caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ENDORPHINE regia di André Turpin

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  18/11/2016 10:21:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero e proprio rompicapo il cui nucleo è rappresentato da Simone, raccontata in tre diverse fasi della sua vita.
Dapprima studentessa, quindi giovane donna ed infine avviata verso l'anzianità. Alla base lo shock e il senso di colpa, probabilmente mai assorbito, per la morte della madre, uccisa brutalmente davanti ai suoi occhi. Non è l'assassino l'interesse principe attorno al quale si snoda "Endorphine", piuttosto si favorisce una riflessione tortuosa e cervellotica inerente lo scorrere del tempo, nel caso in cui questo venga privato delle sue precise regole, rielaborato mediante movimenti negati alla nostra mente, in un mix di impossibile comprensione dove futuro, passato e presente si intersecano senza soluzione di continuità.
Andrè Turpin (già apprezzato direttore della fotografia per Xavier Dolan) sembra divertirsi un sacco ad imboccare lo spettatore fornendogli indizi all'apparenza preziosi, per poi disgregare ogni certezza nella sequenza successiva. Atteggiamento piuttosto snob quello del regista, non è quindi difficile concludere di assistere a un mero esercizio di stile, privo del pathos che riescono a generare alcune pellicole in cui l'ardua comprensione non è affatto un limite. Turpin invece fa diventare l'inaccessibilità un punto a proprio sfavore, muro insormontabile costruito attraverso un continuo mescolio narrativo in cui la messa in scena è raggelante, con innumerevoli derive che ben presto disorientano in modo eccessivo.
Contraddistinto dall'ambientazione plumbea e invernale, oltre che dalla scenografia a dir poco misera, "Endorphine" è un film per pochi, capace di interessare almeno in partenza, per poi spegnersi rivelandosi altamente respingente, buono giusto per disseminare una miriade di dubbi e un fastidioso senso di straniamento.