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JASON BOURNE regia di Paul Greengrass

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dagon     5 / 10  03/09/2016 22:42:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Francamente dello stile di Greengrass ne ho pieni gli zebedèi. All'inizio poteva essere pure innovativo, ma adesso mi ha veramente stufato ed il regista non lo modifica di una virgola. Riuscirebbe a girare con panning, zoomate e 200 stacchi di montaggio pure una scena con uno che dorme o che sta sulla tazza del gabinetto. Alla fine Greengrass si adagia sull' essere una versione "nobile" del vituperato Michael Bay. La scena dell'inseguimento finale, con sbirillamento delle auto, sarebbe potuta essere tranquillamente in un Bad Boys. Tra l'altro lo stile del regista è stato talmente imitato in film dello stesso genere, che si potrebbero mischiare scene di Bourne e dell'ultimo mission Impossible o simili senza distinguere a quali appartengano.
Col tempo devo dire che comincio a rimpiangere perfino Tony Scott, che almeno cambiava i filtri passando da un film all'altro...
Il film si riduce ad un inseguimento di 2 ore, con una trama esilissima, incentrata su una duplice vendetta, con tanto del consueto, immancabile quanto inutile e pretestuoso, world tour, con città europee toccate senza alcuna vera ragione (vedasi il minuto a Roma, buttata lì tanto per...) e con un tentativo di rimpolpare la trama con una storia collaterale che alla fine non c'entra quasi nulla. Pure la colonna sonora è sempre uguale, composta da Powell nel solito stile della cricca Zimmeriana.
Se non vi siete rotti di vedere per la centesima volte lo stesso film, magari vi divertirete anche, io credo di aver superato la soglia di sopportazione ed il seguito a cui si allude, probabilmente non mi vedrà tra i paganti in sala.
Filman  04/09/2016 15:35:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho visto il film ma l'accostamento Bay-Greengrass è atroce. Perché non Snyder-Michael Mann a questo punto?
dagon  04/09/2016 21:09:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Puoi ironizzare quanto vuoi , ed è chiaro che era una iperbole (non a caso ho specificato: versione "nobile"), ma è assolutamente vero che Greengrass, esattamente come Bay, gira tutti i film allo stesso modo. Così come Bay girerebbe anche la scena di una vecchietta che pisola su una panchina del parco come se stesse girando Transformers, così Greengrass lo farebbe con 2000 inutili stacchi di montaggio zoomate e panning. Passi che voglia fare effetto "report da assalto" in una sequenza concitata, ma sempre, a prescindere, è solo un super vezzo e, soprattutto, mancanza della minima volontà di adeguarsi a quello che racconta.
La scena finale con camionetta blindata della SWAT che fa volare come birilli tutte le macchine che incontra sul suo passaggio ha esattamente la stessa logica dell'accumulo fracassone di una scena di Bad Boys 2. Solo che Greengrass, benvoluto dalla critica, è regista trendy. Ripeto: Se da Bloody Sunday in poi il regista non ha cambiato di una virgola il suo stile per me è un limite. E pure grosso. Se poi apprezzi questi film fatti con lo stampo, sia per contenuti che per stile, senza provare un perenne senso di già visto, meglio per te che uscirai più spesso soddisfatto dalla sala. Cosa che a me, ormai non capita più da secoli.
Filman  05/09/2016 11:15:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da quando in qua avere una regia personale e identificativa è un difetto?
Greengrass dirige gli action come fossero un film indipendente, con una tecnica viscerale e anticonvenzionale che non ha nulla a che vedere con le iperprospettive da caz** grosso di Bay, dove se non c'è un'esplosione ogni 5 minuti si può quasi piangere.
Quella del regista britannico è una ricerca della spettacolarità che non ha nulla a che vedere con Hollywood (regista trendy? Non nel mio universo). Quindi, caso mai, sono tutti gli altri action ad essere uguali tra di loro, mentre la saga di Bourne è un'eccezione esemplare.
Sarebbe un po' paradossale trovare poco originali 2-3 action thriller diretti come nient'altro, se a fronte c'è una marea di obbrobri a base di testosterone, uguali nell'ignoranza e nella scontatezza. Scusa se mi stanco dei secondi e non dei primi.
Evitiamo di confondere il bianco con il nero, pertanto.
I casi in cui un autore cambia i propri dettami sono pochi, e rispecchiano determinate situazioni. Mentre, a differenza di quanto dici tu, non è vero che Greengrass non si adegua a quello che racconta, è solo che abbiamo visto soggetti molto simili tra loro.
dagon  05/09/2016 16:51:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che ti posso dire? Non concordo affatto. Ce ne faremo entrambi una ragione :)
Filman  05/09/2016 22:02:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se le tua risposta è "Da sempre", be sì, me ne farò una ragione sul tuo paradossale giudizio :D
gemellino86  05/09/2016 09:26:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai provato a vedere Green Zone di Greengrass? Quello è un film di guerra senza cose alla Bay e con temi attuali.