stupenda la scena della lite con la moglie, e poco prima del vigile.
Non c'è confronto con Del Prete. In generale sembra un'opera più matura della prima, dove il tutto sembra fatto in modo leggermente artificioso, mentre qui molto più naturale (basti pensare come nel primo viene continuamente nominata la parola "zingarate": qui si fanno e basta). Un pelo meno drammatico del precedente, e forse per qualcuno meno apprezzabile: per me il vertice della trilogia.