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ARRIVAL regia di Denis Villeneuve

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The Gaunt     8 / 10  24/09/2016 22:34:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non deve trarre in inganno la semplicità dell'incipit di Arrival, l'ennesimo sbarco di alieni, perchè da tale semplicità si snoda un film di fantascienza estremamente maturo ed ambizioso pur nelle sue imperfezioni. Può ricordare, molto alla lontana, Incontri ravvicinati del terzo tipo con una prospettiva diversa. Laddove nel film di Spielberg era la tipica famiglia americana ad intraprendere il viaggio verso l'evento straordinario e mettersi in contatto con gli alieni con l'aiuto degli scienziati, nel film di Villeneuve ci sono gli scienziati e nessuna famiglia. Diversamente dal film di Spielberg dove gli scienziati avevano trovato la loro stele di Rosetta attraverso la famosa sequenza musicale che apriva le porte ad una comunicazione con gli alieni, nel film di Villeneuve la stele di Rosetta deve essere trovata. Ovviamente il tono tra questi due film è diversissimo nel loro approccio. Arrival non è certo un prodotto orientato verso le famiglie.
Il fascino del film è nel trovare una linea di comunicazione con gli alieni, capire perchè sono sbarcati e quali sono le loro reali intenzioni. Questo senso di sottile inquietudine e di indeterminatezza pone la pellicola di Villeneuve di un viaggio verso l'ignoto con il personaggio della Adams a fare da tramite fra due mondi non solo tra quello alieno e quello terrestre, ma anche per trovare una linea di comunicazione fra nazioni e uomini che fra loro non comunicano. Un viaggio affascinante che gradualmente perde la propria linearità e adeguandosi al linguaggio ed alla concezione spazio-tempo degli alieni, a cui a sua volta lo spettatore deve adeguarsi. Passato e futuro si guardano l'uno davanti all'altro in quella circolarità temporale tipica del cinema del regista canadese. Come ripeto, non è un film perfetto che può presentare anche dei buchi, ma forse in questo aspetto che risiede il suo fascino. Non dare tutte le risposte e esporre interrogativi e riflessioni come la fantascienza matura insegna. Vietato ai bimbominkia.
Darkobarzane  21/01/2017 11:26:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusatemi la mia risposta era riferita direttamente al post di "the gaunt" e non alla replica di "hghgg"
hghgg  25/09/2016 08:30:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Villeneuve è l'unica cosa che mi fa sperare per il sequel di "Blade Runner" che, se non ci fosse lui alla regia, per me nemmeno esisterebbe. Film, questo, da vedere il prima possibile. E poi Amy Adams è troppo bellina.
Darkobarzane  21/01/2017 11:24:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perdonami, ma forse sarebbe preferibile un racconto alla Spielberg basato sulla classica famiglia americana piuttosto che seguire i ragionamenti di un gruppo di scienziati che sembrano essere in possesso della sola terza media.
The Gaunt  21/01/2017 12:25:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma se fare un racconto alla Spielberg comporta un remake più o meno voluto di Incontri ravvicinati, non mi sembra granché come idea. In fondo è già stata fatta.