williamdollace 9½ / 10 21/01/2017 22:32:03 » Rispondi «Siete quelli che devono scavare nella volta celeste?» «Sì, siamo noi». Con Arrival, Denis Villeneuve annienta Nolan e Malick e ci consegna un capolavoro di fantascienza sul linguaggio, dove la fantascienza si consuma nel presente, negli esseri umani che siamo, che saremo, che accetteremo di essere. "Nulla cancella il passato. C'è pentimento, c'è espiazione e c'è perdono. Questo è tutto, ma è abbastanza". La memoria, il tempo, sono gli unici doni che meritiamo da una civiltà fuori dalla nostra atmosfera. È con quelli che attraversiamo i prati, la materia, la malattia, la maternità, la morte, l'amore, i disegni di una bambina che ci ritrae e scegliamo. E capiamo. "Nonostante io conosca il viaggio lo accetto, e ne accolgo ogni momento".