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LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO regia di Raúl Arévalo

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  03/10/2017 10:39:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incipit folgorante per il debuttante Raul Arévalo (attore molto noto in Spagna), il quale si affida con sicurezza al piano sequenza per raccontare, dall'abitacolo di un veicolo, l'arresto del poco raccomandabile Curro, scelto come "driver" durante una rapina. Uscito dopo anni di prigione il nostro ambisce a rifarsi una vita con la fidanzata Ana, la quale però nel frattempo ha preso una cotta per il taciturno e galante Josè.
Meglio non dire altro per evitare antipatici spoiler, giusto però specificare che "La vendetta di un uomo tranquillo" non è certo un dramma sentimentale nè un heist movie, bensì ennesima versione sul tema della vendetta, indirizzata sui binari convenzionali del genere quindi non esattamente originale, ma non priva di una propria personalità, piacevole in quanto strutturata narrativamente in maniera interessante e votata, più che alle esplosioni di violenza (che comunque non mancano), ad un'attenta definizione dei personaggi e all'analisi di quel bisogno catartico che diventa urgenza spietata.
Ambientato nella periferia madrilena e nell'assolata campagna spagnola, appare più come un noir con improvvisi scatti nervosi, atti a concretizzare la rabbia primordiale covata per anni da uno dei personaggi. Molto buona la prima parte, ingarbugliata il giusto e preparatoria verso un secondo atto più scontato ma solido, in cui i twist fanno il loro dovere e la noia resta in disparte alla faccia dell'abbondanza di clichè.