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DARK NIGHT regia di Tim Sutton

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  26/07/2017 09:18:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insopportabile, clamorosamente presuntuoso, rottura di maroni straziante e non certo per i fatti cui è ispirato (la strage dell'estate 2012 al multiplex di Aurora, Colorado).
Il lavoro di Jim Sutton si concentra su frammenti di vite senza seguire alcuno schema logico, sono istantanee per lo più disagiate o semplicemente affogate nella più totale noia. C'è il tentativo di confondere evitando di svelare l'identità dell'assassino sino alla fine (anche se un indizio parla per tutti), come a voler affermare che la molla della follia può scattare in qualsiasi persona, indipendentemente dalla situazione in cui essa si trova.
E' uno pseudo documentario che fa il verso al Van Sant di "Elephant" senza però saper mettere sul piatto quelle sfumature che darebbero un senso al girato. Sutton si immerge in quello che appare più come un esperimento dal sapore fortemente snob, schierato su linee ridicolmente estremiste a livello di reticenza. Sorta di glaciale notiziario dove le motivazioni del killer sono alimentate da vaghe supposizioni e le vittime soltanto un numero. Non è l'assenza di un climax significativo a rendere "Dark Night" indigeribile, è proprio l'irreperibilità di qualsivoglia spunto seducente a dargli forma aliena per il cinema stesso.
Molto buone regia e fotografia, un inchino alle musiche di Maica Amata (anche se riproposte un po' troppo spesso), ma questi momenti "rubati" e accorpati tra loro senza alcun disegno preciso non comprendo come possano sucitare il minimo interesse.