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I MAGNIFICI SETTE (2016) regia di Antoine Fuqua

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dagon     5 / 10  08/01/2017 17:36:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella totale carenza di mezza idea da parte dell'industria cinematografica odierna, perchè farsi mancare anche un remake del famosissimo film di Sturges?
Dal confronto con l'originale il film di Fuqua esce con le ossa rotta, a partire da un cast che non allaccia neppure le scarpe alla combinazione di McQueen, Brinner, Coburn, Bronson, Wallach, Vaughn, per proseguire con un regista che non vuole (o non è in grado di) cambiare il suo stile in base al film che gira. Eccoci servita, per l'ennesima volta, la solita fotografia livida tutta virata al verde/arancione con patina grigiastra, come se fossimo in King Arthur... lense flare a profusione (manco JJ Abrams, a momenti...).
Non vorrei scomodare Leone, che Fuqua ha dichiarato di avere omaggiato (ma dove? solo per aver usato la gatling o per i pistoleri con gli spolverini? Per aver messo le bare verticali appoggiate ad una parete?), ma basta rivedersi la luce de "il buono il brutto e il cattivo" o di "c'era una volta il west", per capire la differenza abissale. Vabbè, è vero che dal confronto con Leone dubito che uscirebbero vincenti in molti, già nella storia del cinema, figuriamoci soprattutto oggi, ma questo "i magnifici 7", non riesce ad omaggiare il cinema di genere nemmeno come aveva fatto Kasdan con "Silverado", in cui gli stereotipi del Western erano rielaborati e ripresentati con un certo gusto e brio, almeno. Il cast, eccezion fatta per Washington (che però non sembra proprio convintissimo) è di basso carisma, probabilmente anche specchio della povertà del cinema di oggi, ed è dosato secondo le vigenti regole del politicamente corretto; poi non si può non notare che gli aventi bisogno di aiuto non sono più messicani...
Chiudo con la colonna sonora di Horner (r.i.p., per carità) che, come al solito, si è autoplagiato e non ebbe nemmeno il pudore di non riusare per la miliardesima volta il motivo di 4 note che era già ne "il nemico alle porte", "avatar" ed altri film da lui musicati... sempre nel nome di "sforzi di fare qualcosa di nuovo: zero".
Finale con

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Morale: se paragonato al film di partenza un 4, preso per un western senza pretese un 6 se lo può beccare, ma, ripeto, allora è anche molto migliore il Tombstone di Cosmatos, per tacer del già citato Silverado.