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MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE regia di Tony Scott

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Boromir     7½ / 10  03/11/2022 19:12:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lettura revisionista del vampirismo aggiornata allo stile glam degli Anni Ottanta. La tinta dominante è quella del blu, metafora cromatica della morte; il succhia-sangue è un dandy decadente, dedito alle agiatezze (abiti griffati, musica da camera) e alla promiscuità, con neanche troppo velati richiami all'incombente era dell'AIDS. Tony Scott al suo esordio si rifà un po' troppo alle atmosfere plumbee che il fratello aveva ricreato per il suo capolavoro Blade Runner, ma già qui emerge una caratteristica fondamentale della sua cifra stilistica: l'uso di filtri colorati per far emergere una forma di raffinato erotismo. Se si cerca gli acuti interpretativi di David Bowie, Catherine Deneuve e Susan Sarandon forse è meglio rivolgersi altrove, ma non si può dire che i tre protagonisti non indossino con disinvoltura e convinzione gli abiti che Scott ha cucito su misura per loro. Un diamante grezzo, che forse resta un po' troppo in superficie delle sue tematiche (altra costante che affliggerà purtroppo numerosi lavori successivi del regista), la cui sensuale iconografia finirà comunque per influenzare un modo decadente di intendere l'orrore e il noir, soprattutto in campo seriale come testimoniato da American Horror Story: Hotel e Hannibal di Bryan Fuller.