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DEEPWATER - INFERNO SULL'OCEANO regia di Peter Berg

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lukef     8½ / 10  23/12/2017 11:41:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci son film ignobili che, per carità, guai a criticarli che ogni moralismo è sintomo di ristrettezza mentale. In questo caso, c'è una piattaforma petrolifera che esplode e son tutti delusi perchè la denuncia non è stata sufficientemente forte. Mah...
Ciò premesso, il film mi è piaciuto tantissimo e anzi sono rimasto sorpreso da come venissero spiattellati ovunque i nomi delle varie compagnie interessate (BP in primis).
La sceneggiatura è piuttosto canonica: vengono presentati i personaggi, a ciascuno viene assegnata una connotazione funzionale alla trama... e poi si passa all'azione. I dialoghi talvolta sono forzati, soprattutto per spiegare i funzionamenti e le ragioni dei vari protagonisti che certo non brillano per originalità. Ma che caz*o, non è mica un film sulla sofferenza di Michael Haneke e nemmeno la storia di un genio dei numeri alla John Nash. Stiamo parlando di persone semplici, da piattaforma petrolifera.
A parte le succitate (e necessarie) forzature, il film descrive egregiamente l'incidente e tutti gli antefatti che hanno contribuito al disastro. La fotografia è molto bella, i colori, le immagini della laguna, degli elicotteri (per gli amanti, trattasi di Sikorsky S92, derivazione civile dei bellissimi black hawk del film "black hawk down") e infine emerge lampante anche la "bellezza" della Deepwater Horizon, colossale manufatto che si staglia sull'oceano proprio a sfidare la natura stessa.
Si comprendono bene tutte le attività legate alla perforazione e ai suoi funzionamenti, vengono ripresi i condotti in pressione, le eliche, i motori, le diverse sale operative.. e per finire una sequenza d'azione lunga e davvero appagante in termini di tensione ed effetti speciali. Non sono molti i film così fighi dal punto di vista ingegneristico.
Azzeccata anche la colonna sonora e tutti i suoni di scena. Mi sono piaciuti molto John Malkovich e Kurt Russell, per quanto quest'ultimo in un ruolo meno ca*zuto del solito.
Consigliato, non come documentario ambientalista ma certamente come film d'azione, realistico, e indicato per chi apprezza la meccanica e "la macchina" in senso lato.

p.s. as usual, la locandina e il titolo italiano drammatizzano e ridicolizzano oltremodo ogni cosa.