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INFERNO (2016) regia di Ron Howard

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lastmik     6 / 10  14/10/2016 12:12:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terza avventura sul grande schermo per il professor Langdon, ormai celebre personaggio nato dalla penna di Dan Brown. Peccato che di quest'ultimo nella riproposizione cinematograifca ci sia davvero poco o nulla, se non la storia di base. L'autore inglese, per quanto discutibilmente o meno, è stato in grado di rendere negli ultimi anni una parte della storia dell'arte e della letteratura sicuramente più "pop", se cosi si può definire, con sicuramente pregi e difetti (e molti strafalcioni), ma di certo se Brown ha un merito, o per qualcuno una colpa, è sicuramente questo. Il far discutere è una delle migliori armi, almeno nel mondo commerciale. Perchè è li che le opere di Brown si collocano, scrive romanzi, non libri di storia. Ecco, il difetto di questo film è proprio questo: non fa discutere. Viene totalmente messa in secondo piano la parte artistica, enigmatica e complottista, per dare spazio ad una trama frenetica, decisamente troppo frettolosa, con buchi di sceneggiatura enormi e punti che toccano l'inverosimile. L'azione la fa totalmente da padrone, tant'è che sembra più di assistere ad un episodio di 007 più che ad un film sul noto professore di Cambridge alle prese con la risoluzione di enigmi improbabili. Le città visitate fanno solamente da sfondo alla trama centrale senza esserne mai parte attiva, tant'è che se non fosse per qualche inquadratura scenograficamente un po' piaciona i luoghi passerebbero totalmente sotto traccia. Dell'inferno di Dante non vi è praticamente nessun riferimento se non nel titolo e in poco altro, di arte si parla poco o nulla, le teorie del villain di turno vengono presentate ma senza nessun minimo approfondimento. Insomma, tutto troppo superficiale.
D'altro canto qualcuno sarà decisamente contento di questo cambiamento, ma sinceramente se devo andare a vedere al cinema un film con inseguimenti, spari e azioni inverosimili direi che ne vado a vedere uno con Tom Cruise, non una riproposizione di un libro di Dan Brown. Detto questo, come film d'azione non è ovviamente da buttare, così come non lo è la solita favolosa musica di Zimmer. Ma francamente mi è difficile giudicare il film senza pensare al libro di Brown, peraltro romanzo che non è nemmeno fra i più riusciti. Diciamo che Ron Howard dopo aver fatto un bel passo in avanti con Angeli e demoni rispetto al Codice Da Vinci, qui torna decisamente indietro.
Cagliostro  14/10/2016 23:34:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tanto per...
Dan Brown è americano;
Robert Langdon è docente ad Harward
Cagliostro  14/10/2016 23:37:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
p.s. sp che harward si trova a cambridge nel massachusetts, ma quando si parla di un professore di cambridge generalmente ci si riferisce all'università inglese
lastmik  15/10/2016 03:10:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pur ammettendo la svista di aver dato dell'inglese a Dan Brown, chiedo venia, credo che il senso del commento, condivisibile o meno vado oltre a tutto ciò. Ma grazie per la correzione.
Cagliostro  15/10/2016 03:24:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, ma infatti ho esordito con "tanto per"
Dom Cobb  15/10/2016 15:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una piccola correzione, Dan Brown ha scritto prima Angeli e Demoni, poi il Codice Da Vinci. Quindi, dal tuo commento deduco che la serie sia iniziata bene per poi calare progressivamente di qualità...
lastmik  15/10/2016 19:35:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verissimo, ma qui si sta parlando della riproposizione cinematografica di Howard come ho scritto, che ha invertito il primo con il secondo in ordine di uscita.
Dom Cobb  20/10/2016 15:42:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pardon, ho letto male e pensavo stessi parlando di Dan Brown.