ragefast 6½ / 10 30/10/2016 02:06:03 » Rispondi Finalmente nelle sale la terza avventura cinematografica con protagonista Robert Langdon. Dopo la visione mi sento di dire subito una cosa: chi pensa di entrare nel cinema pensando di vedere una sorta di sequel di "Angeli e Demoni" o de "Il codice da Vinci" probabilmente uscirà deluso/confuso. Mi sembra evidente che ci siano differenze sostanziali nella trama rispetto a quella delle altre due pellicole: "Inferno" ha delle accentuate sfumature poliziesche e da spy story, con enigmi e ambientazioni che perdono importanza (eccetto, forse, Firenze) e un ulteriore dettaglio di cui parlerò brevemente in uno degli spoiler.
Insomma, nel complesso la trama è meno affascinante, non solo perché la storia del virus ha qualcosa di già visto, ma anche per l'effetto novità sui film ispirati a libri di Brown che è sicuramente diminuito. Tuttavia il film scorre abbastanza bene grazie ad un intrigo di personaggi e frammenti di memoria che è necessario seguire con attenzione per evitare di perdere il filo. Certo, all'inizio sembra quasi di assistere a qualche survival horror, ma, visioni/flashback a parte, direi che il susseguirsi degli eventi è parecchio coinvolgente e non mancano i colpi di scena...
...fermo restando che con Langdon che non ricorda nulla tutti i personaggi avrebbero potuto nascondere il loro vero interesse, ma non mi aspettavo che Sienna ad un certo punto tirasse un bidone del genere...
Invece non fa impazzire l'antagonista (o forse meglio dire la mente dietro il piano del virus), poco carismatico e presentato quasi come un teleimbonitore da social network, sebbene il suo piano avesse una discreta idea di base per poterci costruire sopra una storia. Sul finale...
...ho dato una veloce occhiata sul web a quello del libro e, a occhio, mi sembra un po più interessante e sicuramente più originale; purtroppo però credo sia stata fatta una scelta "commerciale" di happy ending...
Complessivamente un discreto film ricco d'azione e intrighi tra fazioni e personaggi, il che fa da contraltare alla minore originalità e al minor peso riservato alla risoluzione degli enigmi.