ALLA RICERCA DELLA VALLE INCANTATA regia di Don Bluth

hghgg     7½ / 10  26/11/2016 16:35:09 » Rispondi
Non è il capolavoro di Don Bluth, ma per me resterà sempre il suo film più bello, vero e proprio pilastro nella mia infanzia di bambino fissatissimo con i dinosauri. Rivederlo anni dopo e scoprire alcuni dettagli del film che ovviamente a 5 anni non ti puoi minimamente càgare, è stato meraviglioso. Ti rendi conto di cose che ti fanno apprezzare il film addirittura più di quanto non lo avessi apprezzato 15 (e oltre) anni prima.

Ho detto che è stato un pilastro nella mia infanzia di appassionato "dinosaurologo", bene. L'altro pilastro è, ovviamente, "Jurassic Park".

Scoprire che dietro a Bluth e alla Valle Incantata c'è la manona di Stefano Spielbergo in fase di produzione è stato come vedere la Luce, è stata la rivelazione di tutta un'esistenza, cavolo ma allora tutto si spiega! La valle incantata prima di "Jurassic Park", niente Spielberg stava in fissa quanto me. I due pilastri dinosaureschi dell'infanzia diventano una sola cosa. E la presenza di Stefano e anche di Giorgio Luca in produzione (produttori esecutivi) spiega molte cose nel corso del film, ma andiamo con ordine.

La storia: al di la delle metafore tirate fuori dalla profonda cristianità di Don Bluth, che io personalmente non mi càgo, ragazzi "The Land Before Time" cos'è se non un viaggio d'avventura, crescita, formazione e amicizia tra questi 5 "bambini" di dinosauro ? Oddio ma "La Valle Incantata" è "I Goonies" e anche "Stand By Me"! Però con i dinosauri al posto dei ragazzini. E ditemi voi, non è che per caso Spielberg fu il produttore anche de "I Goonies" ? Ops, si lo produsse lui. E non è che, sempre per caso, Spielberg ha messo lo zampino in un modo o nell'altro, in 3/4 del cinema d'intrattenimento e avventura con/per ragazzi ? Già. E George Lucas ? Pure. Tutto quadra. Sono cose banalissime da dire lo so, ma cavolo ripeto per me è stata la rivelazione della settimana oh.

E con due soffocanti giganti come Spielberg e Lucas a rompergli i còglioni Bluth che ha fatto ? Be, ci ha messo tutto ciò che poteva metterci di suo anche se gli hanno tolto un sacco di cose.

Basta vedere un po' il background del film: sicuramente a Spielberg l'idea di Bluth di fare un film sui dinosauri piacque, e poi l'avrebbe capito il Mondo intero 5 anni dopo, diciamo che lui e Lucas hanno soltanto voluto modificare quell'idea diciamo ehm... Per intero ? Che je fa. C'è da dire che, seguendo Bluth e la sua idea iniziale, avrebbero incassato due dollari e un lecca-lecca e noi avremmo avuto un film magari bellissimo ma non propriamente originale, ecco. Ora spiego.

Pare che inizialmente Don Bluth avesse pensato di realizzare il film sullo stile di "Fantasia" (che, ribadisco, è IL capolavoro della Disney oggi e sempre, amen) ossia senza dialoghi e con le sole immagini affiancate da un accompagnamento musicale; praticamente come se il frammento sublime di "Fantasia" sull'evoluzione con Stravinskij diventasse un intero film di 70-75 minuti. Oh, magari sarebbe venuto benissimo però francamente sono rimasto perplesso a leggere questa cosa, sarebbe stato un qualcosa di poco originale, di ripetitivo, e avrebbe dovuto confrontarsi con qualcosa di enormemente bello e riuscito.

Di fatto Spielberg e Lucas, memori del flop commerciale di "Fantasia", hanno detto a Bluth più o meno: "Se, Don, bello de casa, se stiamo qui noi è perché questo film deve guadagnare 900 strabilioni di dollari nel primo week-end o almeno deve diventare un film Kalt, quindi datti da fare e scrivi 'sti dialoghi, disegna 'sti dinosauri che al resto ci pensiamo noi" E giù con il film d'infanzia e formazione ambientato 70 e rotti milioni di anni fa. Che poi Stefano abbia reso queste creature "Universali" è un altro discorso.

E Don Bluth, comunque, pensò il suo film. E anche qui, niente. Tagliati almeno 10 minuti di animazione riguardanti le scene più crude e cupe, soprattutto quelle inerenti alla morte del Tirannosauro (secondo me perché a Spielberg il T-Rex sta simpatico, si vede). "A Don, è un film tipo Goonies ma per bambini più piccoli, non hai capito un càzzo". Mi chiedo se anche quando gli produsse "Fievel" (che non ho mai visto) Spielberg ruppe così le palle al povero Bluth.

Nemmeno a dirlo, Spielberg ci vide giusto e "The Land Before Time" divenne l'ennesimo cult per ragazzini in cui si poteva trovare il suo zampino, un film che ha accompagnato l'infanzia di tanti bambini degli anni '90 e che ebbe abbastanza successo da garantirsi una serie infinita di sequel (io arrivai al settimo capitolo, come il sesto visto "in diretta"), sui quali avrei anche considerazioni personali da fare, ma non qui, e sui quali Don Bluth non mise mai, giustamente, faccia o regia.

Ovviamente il film ha funzionato anche e forse soprattutto per merito di Bluth, che disegna e dirige un gioiellino dell'animazione, accompagnato da uno staff di animatori capaci di realizzare un buon lavoro e da sceneggiatori che, ispirandosi un po' a quello un po' a quell'altro (dalle avventure goonesiane a certe cose della vecchia Disney) tirano fuori un filmetto d'avventura e amicizia proprio niente male. Alla fine tra regia, disegni, animazioni e sceneggiatura ne viene fuori un film d'avventura e formazione molto valido, dolce ma anche cupo, che sa di nostalgia ma anche di zucchero, crudo quando deve ma poi sempre consolatorio, giustamente per piccini, ma equilibrato. Sa regalare bellissime scene ed è permeato da una splendida atmosfera che oggi come da piccolo continuo ad avvertire in questo film.

E i personaggi ? I piccoli Goonies del Cretaceo ? Be, sono personaggi talmente incastonati nella mia memoria e nei miei ricordi d'infanzia che non riuscirei mai ad essere obbiettivo nei loro confronti, a partire dal piccolo apatosauro Piedino (quello con il tragico momento "MammadiBambi", poi ci arrivo) fino ad arrivare al cucciolo muto di stegosauro (credo) Spike. Nomino loro perché poveri nessuno gli ha mai detto che all'epoca in cui se ne andavano in giro triceratopi, tirannosauri e pteranodonti (alcune delle altre specie presenti) loro si erano già estinti, ma vabè, che fa.

Vorrei però, riallacciandomi al discorso Spielberg/Jurassic Park, concentrarmi sul terribile personaggio della piccola triceratops Tricky, che ho ritrovato odiosa scassapalle come tanti anni fa, che commozione. Certamente oggi mi è fin troppo ovvio che classico tipo di personaggio sia, scontrosa e orgogliosa ma buona che alla fine stringe amicizia col "rivale" Piedino ecc. Ovvio. Però spacca le palle oggi come ieri, cara vecchia Tricky. Lei è l'apatosaurino sono i due personaggi che più affrontano il percorso di formazione nel film eppure niente, mi sta sulle palle, con simpatia (impressione cementata dai sequel per altro). Probabilmente è la causa ancestrale per il mio disamore per i triceratops.

E se non si fosse capito, Spielberg è d'accordo con me. Sono certo che a Spielberg la piccola Tricky stesse esageratamente sulle palle. E adesso si spiega quella scena di Jurassic Park: Tricky, sei veramente una montagna di mèrda. Laura Dern ringrazia. Vedere di nuovo Tricky scassare il quarzo a tutti sapendo di Spielberg produttore del film è stato esilarante. Le ha fatto pagare ogni càgamento di càzzo, il buon Stefano, tanto in J.P. erano tutte femmine no ? Visto ?

Scherzi a parte, una delle cose più riuscite del film è il "cattivo", ovviamente il tirannosaurus rex, nemmeno a dirlo. La realizzazione grafica di uno dei predatori terrestri più grandi (dietro al giganoto e allo spinosauro sottospecie godzilla che ce ne sono due) e temibili di sempre è a mio avviso splendida, il tirannosauro qui fa paura sul serio, in tutta la sua ferocia. E il cuoricino di Spielberg, come il mio, fece bum-bum. In compenso l'animazione del t-rex oggi può far sorridere: guardatelo è un ninja, fa dei salti che nemmeno Bruce Lee, qualcuno gli dica che pesa 5 tonnellate per Caspio!

Ci sono tante scene che rivedendo ora mi sono balzate alla mente inondandomi di nostalgia e vecchio fascino: il risveglio del T-Rex in fondo al burrone quando Tricky (e te pareva) lo stuzzica, mamma mia che scena. La stessa sequenza della sua morte è bella, e io che da bambino che ci rimanevo malissimo, perché io tifavo T-Rex, sempre e comunque, oh, alla fede non si comanda. Anche qui è l'intervento decisivo di Tricky a spedire in mortolandia il tirannosauro, e tanto Spielberg pure questa ti farà pagare: tu nella mèrda, il tirannosauro, con "Quel" finale, imperituro e immortale eroe leggendario e protagonista assoluto. Tiè.

Cupissima invece la scena chiava della morte della mamma di Piedino, il momento "MammadiBambi" che dicevo prima. Anzi più che altro un antisegnana di Mufasa la povera signora apatosaura, visto che muore per salvare il figlio dal tirannosauro e poi in seguito alla caduta da un burrone durante il grande terremoto subito successivo. Scena di grande drammaticità e tensione, il me bambino ci è di nuovo rimasto malissimo, ma proprio male male.

Per inciso, la voce guida della madre che accompagna il piccolo protagonista mi rimanda invece alla presenza di Giorgio Lucas come produttore esecutivo: mamma di Piedino come Obi-Wan-Kenobi insomma, anche se era molto più probabilmente frutto delle credenze religiose di Bluth.

Questo è certamente il momento più cupo del film, il più bello, compreso il successivo tristissimo cordoglio del cucciolo.

Mi ricordo poi la spassosa scena della pozza di catrame e dei pachicefalosauri, divertentissima.

Ma dentro "Alla ricerca della Valle Incantata" è rimasto per caso qualcosina dell'idea originale, quella che doveva rifarsi a "Fantasia" ?

Si, questo http://vignette2.wikia.nocookie.net/villanopedia/images/9/9d/Sharptooth.jpg/revision/latest?cb=20100226200011&path-prefix=it Spettacolare.

E non parlo della pur bellissima sequenza del drammatico scontro tra mamma apatosauro e feroce tirannosauro, che già di suo rimandava a "Fantasia" ma con nuovi salti ninja del t-rex. No mi riferisco a quel particolare disegno, a quell'immagine, perfetta nel suo chiaro rimando al grande capolavoro della Disney, quel singolo momento in cui ho dovuto stoppare per restare a fissarlo. Questa scena e questo splendido disegno è quanto di più resta del progetto inizialmente pensato da Bluth per la Valle Incantata.

Infine, ho ritrovato tutta la mia idiosincrasia nei confronti dell'approssimazione con cui vennero rinominate le specie dei dinosauri: collo lungo, denti aguzzi ecc. Odio puro. Dici "Eh ma è per bimbi piccoli". Appunto. Io, piccolo cinquenne-seienne che già amava divorare tutto lo scibile che poteva trovare in materia dinosauri e che già conosceva tutti i nomi delle specie a memoria come avrebbe potuto accettare quei nomi del cavolo ? Oggi la cosa mi fa sorridere.

"Alla ricerca della Valle Incantata", 1988, regia di Don Bluth, gioiellino dell'animazione statunitense, pilastro della mia infanzia, film a cui vorrò sempre un gran bene, ma proprio tanto. Come a "Jurassic Park" e adesso un po' capisco perché.