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LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI regia di Rose Troche

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Invia una mail all'autore del commento Paolo     9 / 10  27/08/2003 13:20:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film claustrofobico e corale, di chiaro taglio altmaniano. Riesce ad esprimere, come solo il cinema può fare, lo smarrimento e l'incomunicabilità dei protagonisti, i quali, incastrati nel vortice assurdo e senza scopo delle loro delicate esistenze sembrano cercare e trovare sicurezza solo negli oggetti; una bambola, una jeep, una chitarra, simboli effimeri di un declino tanto delle loro vite, quanto, in generale, della società occidentale.
Ma non c'è il riscatto che trova il Lester Burnham di American Beauty ( la scena del divano da lui definito solo un oggetto è emblematica nel capolavoro di Sam Mendes) , non c'è una presa di coscienza definitiva, ma solo un lasciarsi andare, continuo, alla deriva.
La regista è bravissima tramite l'uso di flashback, piani sequenza ed un eccellente fotografia a sottolineare il senso di smarrimento e apatia dei protagonisti e quello che le parole di questi non riescono e non possono dire lo lascia esprimere tanto dalle immagini quanto dall'azzeccata colonna sonora.
Non perdetelo......