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CAPTAIN FANTASTIC regia di Matt Ross

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The Gaunt     7½ / 10  26/11/2016 23:38:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Captain Fantastic in qualche modo mi ha ricordato il Mosquito Coast di Weir, ma il film di Ross mi è sembrato meno estremo. Laddove l'utopia distruttiva del protagonista si concretizzava alla pari con la coerenza autolesionista del personaggio, qui il meccanismo viene fermato in tempo. E' proprio la diversità del personaggio di Mortensen e la sua capacità di rimettere in discussione le sue idee sono il motore trainante del film. Una famiglia che ha contatti con la civiltà ridotti al minimo essenziale, un isolazionismo che vuole essere un'esperimento su scala ridotta della Repubblica di Platone. Una mente brillante che rifiuta il consumismo e la società moderna per costruire un universo autonomo dove sviluppare un microcosmo quasi completamente autosufficiente, ma al pari del personaggio Ford, caratterizzato da una rigidità di pensiero che mina al suo interno la forte compattezza familiare. Il dilemma cui si tova di fronte è se sporcarsi o meno con il mondo, stimolato soprattutto dalla volontà dei figli a ritornare parzialmente sui propri passi mantenendo una coerenza di fondo. Trovarsi quindi con dei figli mentalmente e fisicamente più che maturi però completamente impreparati ad un impatto con un mondo che non sia il loro e con cui comunque dovranno fare i conti. Più che nella critica alla società americana che rimane abbastanza schematica tutto sommato, Captain Fantastic è la rinuncia progressiva ad un isolamento distruttivo che pur mantenendo la purezza dell'utopia, l'topia stessa diventa fine a se stessa, perchè in fondo per cambiare il mondo devi entrarne in contatto. Trascinato da un Mortensen bravissimo, da una progressione narrativa che senza dubbio ti prende e dalla buona caratterizazione dei personaggi, il film merita di essere visto anche se non manca qualche ammiccamento di troppo al suo interno.