Attingendo alla propria esperienza personale, il regista mette in piedi un carrozzone alternativo che mixa cultura hippie, anticonformismo ed arte di arrangiarsi per riflettere su un tema nobile e difficile come quello di essere genitori. Momenti divertenti si alternano ad altri ben più seri, e se il lavoro nel suo complesso è abbastanza a fuoco è la tenuta del ritmo a non avermi convinto: prima parte discreta, poi nella seconda ( quella in cui le convenzioni sociali prendono per forza di cose il sopravvento ) ci si annoia. E bastano la prima e l'ultima scena a farci capire le montagne russe narrative della pellicola: si parte con una primitiva caccia a mani nude nel bosco, si finisce a cantare una versione pop di Sweet Child o' Mine intorno a un fuoco. Forte il bambino di 8 anni che sa tutto sulla costituzione americana,