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BLACK MOUNTAIN SIDE regia di Nick Szostakiwskyj

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GianniArshavin     6 / 10  23/03/2020 16:21:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto figlioccio de La Cosa di Carpenter con chiari rimandi ad altri classici del genere come Alle montagne della follia di Lovecraft ed Andromeda di Crichton, Black mountain side è un thriller/horror di buona fattura, derivativo e prevedibile ma non per questo disprezzabile.
Ambientato nell'ormai classico avamposto di frontiera nel nord del mondo, il regista opta per un crescendo in sottrazione, con una prima parte assolutamente coinvolgente incentrata sulla scoperta della misteriosa struttura e sui primi, e inspiegabili, avvenimenti inquietanti. Nella seconda fase di visione la storia entra nel vivo, pur proseguendo nella scelta di giocare con il non-visto, riducendo al minimo le scene ad alto impatto visivo. Certo, non mancano momenti di tensione e sequenze gore, ma l'intento dell'opera è inquietare attraverso la paura dell'ignoto e non di inorridire lo spettatore mettendolo faccia a faccia con la mostruosa verità che si cela fra i gelidi ghiacci canadesi.
L'idea non è assolutamente da buttare, ma la realizzazione ha le sue cadute di tono che in parte penalizzano la riuscita del prodotto; ad una caratterizzazione scarna dei protagonisti va ad affiancarsi l'assenza del guizzo decisivo che impreziosisca la storia elevandola dal mare di epigoni de La cosa; qui il tutto è strutturato bene ed anche la confezione tecnica merita un plauso, ma a fine visione Black mountain side lascia l'amaro in bocca ed una spiacevole sensazione di incompiuto. Purtroppo, esclusi un paio di momenti convincenti, anche la tensione latita, difetto grande per un film che punta tutto sull'atmosfera e sul mistero. Nemmeno le allucinazioni che prendono piede nella seconda parte riescono ad incidere come dovrebbero.
Black mountain side non è una pellicola malvagia: ha i suoi motivi d'interesse, una buona concezione corale e sulla carta le intenzioni sono più che lodevoli. Pecca nello strappo finale, non centrando l'arduo obiettivo di elevarsi dal folto ammucchiamento di figliastri di Carpenter e Lovecraft.