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AMERICAN HORROR STORY - STAGIONE 6 regia di Bradley Buecker, Michael Goi, Jennifer Lynch, Nelson Cragg, Angela Bassett, Marita Grabiak, Elodie Keene, Alexis O. Korycinski, Gwyneth Horder-Payton

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hghgg     6½ / 10  30/11/2016 22:45:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che peccato, questa volta erano quasi riusciti a realizzare una stagione di buon livello, quasi come ai tempi di "Asylum", e invece è stata un' occasione buttata. Il centro della questione sta nella divisione delle 10 puntate in due tronconi ben distinti: hanno fatto un bel lavoro nelle prime 5 e poi hanno più o meno mandato tutto a libere professioniste nelle successive 5. Resta comunque una stagione molto più valida e godibile rispetto ad orribili ed irritanti pasticci come "Coven" e "Hotel".

Nella prima parte della stagione lo staff (tra cui figura alla regia anche Jennifer Lynch) ha fatto un bel lavoro: hanno deciso di cambiare un po' la rotta, di provare strade narrative diverse che potessero rinfrescare la fruizione di un prodotto divenuto ormai irrimediabilmente stantio con la stagione precedente, di pensare soluzioni che tornassero ad attirare maggiormente l'interesse degli spettatori.

Bella l'idea del film-documentario e degli attori del cast che si dividono un singolo personaggio, nelle prime 5 puntate (vedi Rabe-Paulson) con la distinzione tra il personaggio reale che viene di volta in volta intervistato e parla degli eventi vissuti e quello interpretato da un attore nella ricostruzione degli eventi nel documentario (ossia l'azione vera e propria nelle puntate, per noi spettatori). Nelle successive 5 invece si cambia ancora registro narrativo, i personaggi degli attori che avevano lavorato al documentario su Roanoke entrano in scena come loro stessi affiancando i personaggi reali che avevano interpretato nella ricostruzione (la Paulson ad esempio, ora interpreta l'attrice che ha interpretato il personaggio della Rabe nelle prime 5 puntate).

Mi piace molto come abbiano provato a mischiare le carte, purtroppo con la scusa dello show "reality" nella seconda metà della stagione si vira sul solito noiosissimo stile mockumentary che affossa buona parte delle belle cose viste precedentemente, un cambio di rotta che in primis ha abbattuto i miei còglioni. Crolla anche la scrittura, con gli episodi che diventano un noioso e ripetitivo bagno di sangue e morti uno dietro l'altro, tutto molto fine a se stesso, con l'aggravante di una mediocre ultima puntata e un finale veramente scemo.

Mi concentro sulle prime 5 puntate. Ecco "Roanoke" nelle prime 5 puntate era nettamente, ma proprio nettamente, la miglior stagione di questa serie antologica dai tempi dell'ancora insuperata seconda stagione "Asylum". C'era un buon lavoro di scrittura sulle dinamiche e sui personaggi, soprattutto se pensiamo agli standard della serie, i dialoghi vabè sempre un po' così ma si riscattavano con le parti dei commenti (nel "documentario") dei "veri protagonisti" della vicenda di Roanoke, capitanati da un'intensa Lily Rabe che recita bene, in maniera convincente, semplicemente stando seduta e parlando davanti ad una telecamera per 5 puntate, con misurata intensità e sempre con la giusta espressività: oh a me come attrice piace non poco questa ragazza.

Inoltre nelle prime 5 puntate c'è tensione, atmosfera, personaggi riusciti, come quello della Macellaia, interpretata da Kathy Bates, lasciata libera di fare quello che sa fare meglio in prodotti di questo genere: vedere per credere. C'è la storia della colonia di Roanoke, tutto l'approfondimento sulla storia di questi pellegrini dannati che è davvero una parte che è riuscita a farmi appassionare ad una puntata di questa serie come non mi succedeva dal 2012.

In questo senso proprio la terza puntata (diretta dalla Lynch), con il flashback sui coloni e sulla Macellaia, potrebbe essere la migliore del lotto insieme alla quinta. Certo, c'è anche il fatto che il personaggio della Macellaia si scopre controllato da 'sta entita oscura/magica del bosco che è interpretata da... da Lady Gaga, oggesu, e che Lady Gaga a un certo punto si imbosca con Matt, il marito di Shelby (ossia Rabe/Paulson) e si fissa con il poveraccio e che qualcuno lo aiuti. E che nel flashback sulla sua storia si vede che a Lady Gaga provarono a darle fuoco ma lei uccise tutti. E io do fuoco solo ai suoi dischi che faccio prima e rischio meno, sennò poi si incàzza.

Peccato per l'immancabile presenza della famiglia di bifolchi psicopatici cannibali, due palle e da notare la citazione al J-Horror con la famiglia di fantasmi coreani (tutta gente ammazzata dalla Macellaia e compagnia e rimasta li, al solito) che è ritratta in puro stile Kayako di "Ju-On". Da prendere a mazzate sui denti il personaggio del sensitivo e invece diamo il benvenuto all'ennesimo ruolo del carismatico e versatile Dennis O'Hare.

A conti fatti però la prima metà della stagione è decisamente appassionante e realizzata con più idee e cura del solito (ci voleva poco, pochissimo).

Poi con la seconda metà crolla tutto, riescono fuori i soliti difetti, rimane una scia di omicidi, soluzioni narrative alla càzzo di pastore maremmano e personaggi che vanno dove pare a loro, a caso, in più con lo stile mockumentary della meenchhia. E partono pure le risatone. E meno male che per un par di puntate c'è Lily Rabe con più spazio rispetto a prima, e senza essere rinchiusa in un personaggio noiosamente mortifero tipo in "Coven". E la Rabe è sempre una garanzia di gran prove di recitazione, misurata e un attimo dopo intensa e poi ancora con lo scatto di follia le viene tutto naturale, tanto che uno la troverebbe anche un minimo sprecata qui dentro.

A parte lei però, rimangono più che altro le "Trololollate". Tipo, già il fatto di utilizzare come partenza narrativa della seconda metà di stagione il ritorno dei protagonisti della storia in quella casa dove si salvarono le chiappe nonsannomancolorocome è ridicolo. Capisco che ci vadano "gli attori" che non credono a quello a cui hanno recitato nel documentario delle prime 5 puntate, ma càzzo che quelli a cui erano accadute quelle cose decidono di tornare la... Ma de che ? Shelby (la Rabe) torna perché ha litigato col marito e visto che lui ci va, così magari fan pace... Oppure no, visto che il marito torna perché vuole trombarsi di nuovo la tizia dei boschi, che adesso non è più Lady Gaga che stava solo nel "documentario" della prima parte, però fa ridere lo stesso. Pensate che bello se Lady Gaga avesse partecipato come se stessa e fosse finita squartata, ma niente, dice che non ci poteva andare nella casa, aveva il tour, che cùlo.

E insomma Shelby torna per far pace col marito, si come no, ah-ah, lo vedi che dar retta a Lady Gaga fa male poi.

C'è il personaggio di Lee che dovrebbe essere il personaggio più sfaccettato e importante della stagione ma, complice il finale scemissimo, smette di esserlo proprio al rush finale, male, malissimo. C'è la Bates che di fatto continua a fare quello che faceva nelle prime puntate e c'è la Paulson che è anche brava ma ogni volta che fa la disperata in pericolo fa più sghignazzare che altro, dopo "Asylum" ormai...

E a questo proposito, da segnalare lo straordinario ritorno, nell'ultima puntata, della Paulson nei panni di Lana "Banana" Winters, la fantozziana e sfìgatissima giornalista protagonista di "Asylum" che qui vediamo mentre intervista Lee, che giustamente le sbatte in faccia il finale di "Asylum" e giù risate e Lee, ti sei persa tutta la parte nel manicomio eh, con le suore di gran cuore e gli UFO, eh, li si che si è divertita la Lana B.

"Ingegnera che fa, batti lei ?"

E giù a discutere di quello che hanno passato. Come finisce l'intervista ? Interviene l'ultimo bifolco cannibale rimasto vivo e prima di finire impiombato a pistolettate ci regala il commovente momento nostalgia sbattendo il calcio del suo mitra in faccia a Lana Banana... E niente, sfìghe continues, pensavate avesse finito eh ?

"Fantozzi, insomma, la smetta con quel mandolino o qui ci cacciano!"

Lana Banana, quanto mi sei mancata, sei sempre un gran personaggio, non ti ho mai dimenticato, ti voglio bene. La vediamo l'ultima volta due settimane dopo che parla di Lee intervistata dal suo letto mentre si riprende dall ehm... incidente. E quando l'ammazzi a questa, capirai, non ci son riusciti Satana, gli Ufo, gli elettroshock e un paio di serial-killer tutti insieme e dai... Però prima di chiudere il collegamento le casca il baldacchino del letto in testa.

Nota di merito per la tutto sommato fugace partecipazione di quel cane di Evan Peters (che finisce malissimo. Due volte!) e l'ancora più fugace ritorno di Taissa Farmiga, giusto una mezz'ora per finire impalata e bruciata viva. In "Coven" non ci potevano far lo stesso favore, no eh ?

In conclusione "Roanoke" è stata una stagione divisa in due, una buonissima prima parte, anche inaspettata, discretamente scritta e interpretata e con la volontà di rinnovare un po' le cose e proporre qualcosa di nuovo, anche in maniera curata e riuscita e poi una seconda parte andante tra il salvabile e il pessimo, purtroppo questa sesta stagione è stata un po' sprecata ma è comunque due spanne sopra alle schifezze degli anni passati.

E se proprio devono continuare a produrla questa serie, che scritturino Lily Rabe per un maggior numero di episodi, tipo 15 su 10, la prossima volta.