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SULLY regia di Clint Eastwood

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  05/12/2016 01:26:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siamo abituati ad accrescere con un generico amabile disprezzo il nostro senso di inferiorita' nei confronti degli americani...il vecchio Clint riconosce che hanno bisogno di Eroi, ma la strada per diventare tali e' tutt'altro che agevole...sono quelli della crisi economica delle Twin Towers le persone che si svegliano "finalmente con una buona notizia". Un film introspettivo che inevitabilmente rimanda a uno degli ultimi di Zemeckis, ma lo schema e' classico, pericolosamente adattato su canovaccio sfruttato a josa (il Disaster Movie e le sue varianti) ma capace di inchiodare alla sedia fino alla fine. Le prove di simulazione del disastro evitato sono momenti di Grandissimo Cinema, e c'è lo consegna un uomo di 86 anni di eta'. Parallelo ai suoi film migliori - penso a Bird Honky Tonk man Changelin Million Dollar Baby Lettere da Iwo Jima Gli Spietati - Eastwood lascia soltanto qualche ombra nella luce del pragmatismo yankee (la moglie vuole che torni a volare anche se ha rischiato la vita, ma poi capisce che la sua coscienza e' confusa). Non sono mai stato un fan accanito di Hanks (preferisco i brutti sporchi e cattivi diciamo) ma qui la sua prestazione e' straordinaria, quasi un erede di Henry Fonda. La citta' dell'eroe diventa metafora di una Comunita' che vive sulla propria pelle la sua forza, ma anche la sua debolezza. Diciamo che "Sully" e' uno dei film dell'anno