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PATTON, GENERALE D'ACCIAIO regia di Franklin J. Schaffner

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BlueBlaster     7½ / 10  09/02/2016 01:52:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una buona pellicola bellica che ben gestisce la parte riguardante il lato umano sommata agli avvenimenti storici.
Concordo con la scelta di Scott di non ritirare l'Oscar in questa occasione perché anche secondo me, per quanto valida ed acclamata, la sua prova non fu eccelsa...si vede che le parti drammatiche sono forzate e non c'è quel trasporto umano che era richiesto, è anche vero che nei momenti in cui il ruolo necessitava un'interpretazione "dura" l'attore riesce nel compito.
Comunque evidente la somiglianza tra il vero generale e quello su schermo!
Le sequenze di guerra non sono niente male anche se ho visto di meglio (principalmente sono un paio quelle importanti), ci fu un elevato dispiego di mezzi e comparse nel realizzarle e il risultato è pregevole vista anche l'epoca di realizzazione e l'assenza di CGI.

Scenografie strepitose sia negli esterni (i deserti e la Sicilia son qualcosa di maestoso) che negli interni...ottimi gli altri aspetti tecnici quali il sonoro, la fotografia ed il montaggio.
Purtroppo non ho molto apprezzato le'pica e classic a colonna sonora che mi è parsa piuttosto ordinaria per il genere.
Schaffner dirige di buon mestiere un film non facile che spazia molto...lunghi momenti di dialoghi o intimistici che si contrappongono a sanguinose battaglie.
La sofferenza delle truppe è palpabile ma sopratutto sono forti le critiche alla macchina da guerra statunitense ed alla politica.

Patton era tutto d'un pezzo e non le mandava certo a dire, questo gli costò non poche grane e solo per rispetto della sua carica e della sua carriera riuscì ad assaporare anch'esso la gloria della vittoria sui nazisti.
Il film infatti è molto incentrato sulla sete di fama e gloria che il generale brama, azzardando anche manovre ed offensive personali pur di raggiungere i suoi obbiettivi personali. Un uomo "pazzerello" ma molto efficace in battaglia, il classico generale spavaldo ed egocentrico che non disdegna di sacrificare le vite dei suoi soldati in favore di un posto nella Storia.
Mitico il rifiuto di brindare con il gerarca russo

Per fortuna il tutto non finisce in una agiografia del personaggio ma in una biografia realistica che non manca di mostrare i lati negativi di quest'uomo oltre agli evidenti meriti. In generale però il film è permeato di patriottismo e ci sono delle mancanze narrative legate al conflitto e lo dico perché ultimamente ho visto vari film e documentari sulla Seconda Guerra Mondiale.
Insomma non è certo un capolavoro del suo genere e probabilmente un poco sopravvalutato.
Cosa importante è che nonostante la durata la storia mi ha intrattenuto ed incuriosito senza mai annoiarmi per cui buon prodotto meritevole di essere visto almeno una volta.

"Ma quali russi....sono mongoloidi quelli! Gli abbiamo dato Berlino, gli abbiamo dato Praga...che altro volete? Che siano loro a dettarci la politica?!"
"La guerra non dovrebbe essere finita...Stiamo al gioco di questi mugiki fottuti!? Tanto prima o poi dovremmo pure pestarlie facciamolo subito visto che siamo sul posto.Non disarmiamo i tedeschi, ma convinciamoli a combattere con noi i bolscevichi!"

Grandissimo Patton che prevedeva la Guerra Fredda ed era intenzionato a stroncare tutto sul nascere!