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GLI OCCHI DELLA NOTTE regia di Terence Young

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BlueBlaster     6½ / 10  13/01/2014 17:46:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dissocio in parte dall'opinione media e sopratutto dal voto medio...
Innanzitutto è un buon film che merita di essere visto, la storia è appassionante e le interpretazioni ottime però lo credevo tutta un'altra cosa!
Molti dicono che è inquietante e che fa paura, a me non ha fatto assolutamente questo effetto...avrei di gran lunga preferito una location tipo una villa sperduta piuttosto che un piccolo appartamento di cui si vede una sola stanza, oltretutto le sequenze sono piuttosto illuminate invece di essere tenebrose come la situazione avrebbe richiesto.
Ripeto, la storia thriller è intrigante ma il film non mi ha emozionato ed ha comunque delle lacune nella sceneggiatura...si ostenta troppo sulla cecità della protagonista quando nella realtà questo concetto non verrebbe così tanto ribadito!
Brava comunque Audrey Hepburn in questo ruolo lontano dai suoi stereotipi, bei dialoghi e regia capace di Terence Young...thriller da camera che merita un'occhiata ma sopravvalutato a mio avviso.
hghgg  13/01/2014 19:08:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il gradimento di questo film, tenendo conto che difficilmente possono risultare indifferenti alcune soluzioni registiche di Young e la prova superba della Hepburn, si basa molto su quanto un determinato spettatore possa apprezzare un meccanismo della suspance e una struttura thriller unicamente basata sulla cecità della protagonista ed il suo vivere in un perenne buio. A me ha preso molto però c'è effettivamente il rischio che possa non coinvolgere fino in fondo.

Ps: la sceneggiatura in effetti passa in secondo piano rispetto ad altri aspetti e non è esattamente mirabile. Buona però.
BlueBlaster  14/01/2014 02:08:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti io non sono certo un estimatore dei thriller/gialli di quegli anni a dimostrazione di ciò ho visto pochissimo di Hitchcock...ma sono piuttosto convinto che un giorno apprezzerò pure questo genere.

La sceneggiatura è un pò ridicola dai, tipo lei chiama il marito e dice: "Sai sono stata la più brava alla scuola dei ciechi" ma dico io...nella normalità avrebbe solamente detto a scuola e non avrebbe ribadito dei ciechi, suo marito lo sa bene del suo handicap! E come questa ne avevo notate tante altre di sciocchezze simili che "trattano" lo spettatore come un povero idiota.
Certo è vero che queste lacune passano in secondo luogo rispetto a delle interpretazioni magistrali, pure Arkin è unico!