PASSENGERS regia di Morten Tyldum

La sceneggiatura è sviluppata principalmente in tre atti: la parte dove Jim si trova da solo, che è la migliore, quella dove lui si innamora di Aurora e quella dove aggiustano la nave.
Già nella seconda parte cominciano le prime forzature, con una storia d'amore senza infamia e senza lode che si sviluppa in una maniera assurdamente prevedibile: perché Jim ha detto il segreto al barista androide?! Lo ha anche detto che non era programmato a mantenere segreti e guarda caso lo ha comunicato ad Aurora dando per scontato che lei lo sappia a causa di una frase di Jim ("tra noi non c'è alcun segreto" o una cosa del genere).
L'ultima parte è un macello a causa del lettino medico, che può permettere pure la rianimazione e funzionalità simili a una capsula di ibernazione, e del rapporto tra Jim e Aurora che si riconsolida troppo velocemente. Se il lettino può far rianimare le persone, perché non lo hanno usato per rianimare il tecnico? Se può fare l'ibernazione, perché entrambi non decidono di dormire? Se ci pensate, il lettino e la capsula di Aurora (manipolata da Jim) funzionano… Boh!
Poi, quando Aurora è in ibernazione, Jim è al bar e vede… Aurora?! Come caspita ha fatto a uscire da lì?! E alla fine tutto ciò si conclude con un finale tragico a dir poco forzatissimo dove loro due muoiono.