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ED WOOD regia di Tim Burton

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_Hollow_     10 / 10  12/03/2014 03:55:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso che sia il miglior film di quel geniaccio di Tim Burton, perché sicuramente il più sentito. Giusto per questa questione di cuore e di metacinematografia, perché altrimenti sarebbe difficile trovare qualcosa di meglio di Big Fish, o Edward Scissorhands.

La cosa che m'è piaciuta meno sono quegli ultimissimi secondi, anche se hanno un loro perché (soprattutto la didascalia sui memorabilia di Bela). Invece, sempre legata a quelli, m'è piaciuta l'idea del finale circolare col ritorno alla bara e al presentatore; e quell'auto-svelamento della particolarità dei titoli di coda, quando siamo al cinema e vediamo quel "Tor Johnson" apparire in modo magistrale sulla lapide.
Il resto è la cosa che m'è piaciuta di più. Puro cinema, roba da brividi. Un'opera che ride in faccia a chi sputa su Ed Wood, uno che ha girato roba in 4-5 giorni con budget ridicoli. Capolavori anche dal mio punto di vista, se si prende in considerazione questi aspetti.
Il fatto che la storia possa essere fortemente romanzata non dovrebbe infastidire nessuno con un po' di cervello, Big Fish dovrebbe aver insegnato parecchio a riguardo.
La rappresentazione di Bela Lugosi è straziante, l'oscar è stato meritatissimo. "Oscar? Poverino, un nome da statuetta", e aver pensato a questo mi ricollega a Bill Murray, adorabile e azzeccato nella sua parte ("prova a dire Boris Karloff è una testa di *****").
Ogni attore comunque se la cava alla grande e sembra perfetto per il personaggio che deve rappresentare, vien da chiedersi se non siano le controparti reali ringiovanite per miracolo; forse il più "teatrale" è proprio Johnny Depp ma la sua recitazione è adatta al clima favoloso della narrazione.

Certe scene non possono non toccare nel profondo chiunque ami veramente il cinema. E così ci si trova a capire al volo perché il chiropratico fosse perfetto coprendosi il volto, meravigliandosi come Ed Wood; si prova un brivido al sentore di Ed di aver vissuto per Plan 9 e che sarà ricordato per quello; si capisce di essere davanti ad una delle opere metacinematografiche migliori di sempre, se non quella per eccellenza, assistendo all'incontro con Orson Welles, praticamente un miraggio, un segno divino.
E questi sono solo piccoli estratti, poca roba in mezzo a lotte con piovre magistrali nella loro imperfezione; rapporti di amicizia con il più grande attore horror di tutti i tempi (i memorabilia parlano chiaro); opere semiautobiografiche; estratti da materiale d'archivio; "sospensioni di incredulità" non capite; scene con ombre dietro tendine che ricordano il Nosferatu di Murnau; storie d'amore sincere e così via, all'infinito.

Perché sono 2 ore e 7 minuti che volano, intrinse di quella materia di cui sono fatti i capoalvori, permeate dallo spirito di Tim Burton, di Ed Wood e di tutta la sua sgangherata compagnia, compreso Bela Lugosi. E di amore per il cinema, ovviamente.

La stupidità della critica risalta nello sfogo "You people are insane! You're wasting your lives making shit! Nobody cares! These movies are terrible!" A cui si può ricollegare anche una successiva qualità attribuita ad Ed, di "non giudicare" ("se lo facessi, non avrei più amici").
Oltre alle considerazioni su Ed Wood già fatte, non dimentichiamoci che, anche se fosse veramente il peggior regista mai vissuto (per i fessi potrebbe esserlo), quel regista e quelle opere sono stata fonte d'ispirazione per capolavori come questo stesso film, per la creazione di band come i Misfits e chissà per cos'altro. Della serie "dal letame nascono i fior". Dal peggior regista al mondo possono nascere capolavori trionfanti sul tempo e sullo spazio, dai critici cinematografici un benemerito *****. (Non mi ricordo di chi fosse la stessa considerazione ma più garbata nei toni ... )
Fan**** i lati tecnici, li salto pari pari. E poi come credenziale basta il nome del regista.


"I'm a director, producer, writer, actor and editor. And you know the only other person who can do that? Orson Welles!"