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SILENCE regia di Martin Scorsese

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Manticora     8 / 10  22/01/2017 10:58:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scorsese torna alla regia dopo due anni e lasciando il favoloso mondo del lupo di Wall Street si dedica alla regia del suo progetto più rimandato, quel Silence rimandato da 30 anni. Il film è assolutamente ANTICOMMERCIALE, e annovera un cast notevole per una storia che ribalta i ruoli. Il presupposto dei cattolici, in questo caso i gesuiti di IMPORRE la religione cristiana ai giapponesi, senza sapere nulla degli usi e costumi dei giapponesi stessi. Infatti nel dialogo finale tra padre Perreira, un notevole Liam Neeson e Sebastao, Andrew Garfield molto bravo, che il ribaltamento di ruolo porta alla comprensione.
L'incontro per esempio tra l'inquisitore e Sebastao è rivelatorio, la ferocia delle pene per i cristan sono conseguenza dell'arroganza dei preti, che hanno basato la comprensione del cristianesimo su di un INCOMPRENSIONE, IL NOME DEL SOLE.
C'è anche il regista Shinya Tsukamoto tra gli inquisitori, per l'esattezza lui è Inoue, irriconoscibile sotto abiti e trucco. Mentre Tadanobu Asano interprete di Jenghis Khan è l'interprete. Il duello verbale tra Garfield e Tsukamoto è sottile e coinvolgente, merito della sceneggiatura che mette al centro il confronto tra due mondi che non possono scendere a compromessi. Notevole per precisione la ricostruzione storica, Scorsese l'ha girato come un film indipendente, prestando molta attenzione a location e costumi, meriterebbe qualche nomination solo per questo, girandolo in Giappone. Il film si stà rivelando un flop commerciale ENORME ma mostra ancora una volta che il regista italo-americano ha una chiara visione di qualunque storia tramite la sua regia.
benzo24  23/02/2017 12:32:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente Tsukamoto è uno dei cristiani che vengono martirizzati, per l'esattezza l'ultimo a morire sulla croce . Quello che regala al protagonista il crocifisso,