saffanu 7½ / 10 03/08/2017 23:10:44 » Rispondi C'è un ottima regia, bravi attori, fotografia eccezionale, location affascinanti, ricostruzione storica impeccabile, una trama decisamente originale con sviluppoi non scontati, dialoghi interessanti, ma...
Ma tutto questo passa decisamente in secondo piano, perché quello che ti può capitare durante la visione è soprattutto riflettere (quindi quanto di più lontano dal cinema di intrattenimento).
Di interrogarsi su chi sia nel giusto, su cosa significhi quel "silenzio", su cosa voglia dire esattamente religione, cultura, pietà, sacrificio. su quanto siano realmente differenti buddismo e cristianesimo ripuliti dagli orpelli dogmatici e dal folclore. In ultima analisi sul relativismo culturale ed etico. Insomma non cose da poco.
Questo il mio pensiero da agnostico e non credente. Se avete voglia solo di rilassarvi un po' bhe forse fareste meglio a vederlo un'altra volta.
barebone 19/09/2017 14:37:28 » Rispondi La ricostruzione storica è talmente "impeccabile" che si menziona sempre il buddismo e mai lo shintoismo, che invece è ed è sempre stata la religione dominante in Giappone. Un vero peccato, visto che le persecuzioni volute dal Bakufu di Tokugawa Iemitsu a partire dal 1633 nacquero proprio dal fatto che il cristianesimo negava i presupposti dello Shintoismo, ovvero negava l'esistenza di una divinità chiamata Amaterasu e di conseguenza la natura divina dell'Imperatore suo discendente (e quindi, di riflesso, anche l'autorità dello stesso Shogun). E fra l'altro, i giapponesi non volevano avere contatti ne rogne con il mondo occidentale, ragion per cui i preti cristiani venivano semplicemente espulsi, e NON torturati ne tantomeno uccisi.