caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SPLIT regia di M. Night Shyamalan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento AxelFoley     9 / 10  31/01/2017 15:10:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ammazza che filmone...
Un capolavoro.
Se questo è il vero Night Shyamalan può essere senza dubbio inserito tra i migliori 10 registi contemporanei.
Il montaggio, la regia, il casting (dopo spendo due parole su McAvoy), la fotografia, gli effetti sonori e le musiche, i dialoghi e i tempi...tutto perfetto.
Se il regista di origine Indiane prima di girare After Earth aveva avuto qualche battuta a vuoto, queste ultime due produzioni sono veramente stupende. Se After Earth era nel complesso un buon film, ma è comunque un blockbuster puro con qualche chicca interessante, con Split, Night passa ad un livello superiore in tema di qualità e più profondo in molte cose, dalla psicologia e i characters degli attori, alla capacità di non rendere mai banale e ridicola la sceneggiatura e gli script degli attori, questo anche grazie ad una prova ECCEZIONALE di James McAvoy.
Per creare un paragone piuttosto recente, direi che la prova di Heath Ledger nel Joker ti lascia le stesse sensazioni...2 attori che pescano il jolly nel loro mazzo di bagaglio tecnico sfoderando due prove veramente notevoli ed entrambe senza alcun dubbio da oscar diretto.
La capacità di McAvoy di impersonare la dissociazione d'identità con sviluppo di personalità multiple è mostruosamente realistica, non lascia mai lo spettatore col dubbio che stia interpretando, ma la sensazione che passa è quella che il personaggio di McAvoy, Kevin, sia veramente malato psichico di questo problema:
Tutte le scene, le inquadrature in terza camera o in prima, i tempi di dialogo fanno tutte percepire la stessa sensazione di malattia profonda in lui, non c'è spazio x il dubbio. Oltretutto c'è la anche la qualità sublime di non uscire mai fuori dalle righe del personaggio e risultare "troppo" o esagerato, rimane sempre nei canoni limitati del ruolo di personaggio problematico, senza mai voler mostrare in maniera plateale che lui è malato, e facendo questo riesce a far passare proprio il messaggio del malato psichiatrico ovvero che è convinto di stare bene e di essere in pace con se stesso. Poi ovviamente ogni personalità ha un suo modo di vedere la faccenda, ma il risultato finale è veramente credibile, e quindi incredibile.