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BARRIERE regia di Denzel Washington

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Thorondir     7½ / 10  20/08/2019 15:11:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Partendo da una piece teatrale, Washington porta sul grande schermo la storia di una famiglia ai margini. Lavori umili, vita semplice. In questo microcosmo di vita americana le "barriere" sono quelle razziali che impediscono agli afro un avanzamento nelle condizioni di vita, sono quelle mentali di chi è cresciuto in mezzo alla strada ed è stato temprato dalla prigione e quindi non sa essere che burbero. autoritario e padre-padrone, sono quelle fragili dell'amore e sono quelle mentali del reduce ferito/impazzito ora confinato dentro la propria "barriera" mentale. In questo gioco di incastri, il film si sedentarizza in una singola location (casa/cortile poco importa) ed entra nei meccanismi di questa famiglia proletaria in balia del destino con inclinazioni quasi religiose (il figlio che vuole emulare/ripudirare il padre, il personaggio di Troy incapace di andare veramente oltre se stesso). A rendere umanamente potente questo dramma famigliare sono le interpretazioni attoriali. E se Washington da quì di nuovo prova di essere perfettamente a suo agio nei film-fiume (vedere per credere "Malcolm X" di Spike Lee), chi si erge al di sopra degli altri è Viola Davis, semplicemente splendida (e infatti giustamente premiata con l'ambita statuina).