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ANALISI FINALE regia di Phil Joanou

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  30/11/2005 02:28:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il fim di Joanou non è certamente nè innovativo nè appassionante, tuttavia riesce a preservare indubbie sorprese. E' chiaro che il punto di forza è tutto nell'erotismo inebriante e nel rapporto empatico-castrante tra le due sorelle, la fatale Basinger e l'eterea Thurman. Lo script affida il solito clichè del maschio divorato dall'ape regina che in termini degni di un Grimaldi è la classica "patologia dell'uomo in ginocchio davanti alla fregna2 (sic), tema abusatissimo ma nondimeno ancora conturbante allorchè l'inquieto Gere - decisamente scialbo anche in questo caso - viene spodestato dal potere delle due donne di cui De Palma potrebbe dire qualcosa di piu'. I rimandi a vertigo di hitchcock sono talmente evidenti da non lasciare alcun dubbio, e suscitano un'indubbia ammirazione cinefila. Soprattutto nelle sequenze al faro. Anche se Gere - ahimè - non è James Stewart, psicanalismo e patologie sono tutte frecce nell'arco del Grande Inglese. Restano comunque una fotografia egregia, il dualismo delle due bionde piu' seducenti del cinema contemporaneo (c'è anche Nicole vabbè), e una frase che voglio fare mia da subito ("fantasticare è un po' come desiderare"). Fosse stato meno romanzato l'intreccio avremmo avuto un thriller migliore, ma ce n'è abbastanza per apprezzarlo comunque