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VI PRESENTO TONI ERDMANN regia di Maren Ade

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Goldust     6½ / 10  11/04/2023 17:16:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' una pellicola veramente difficile da inquadrare ed ancora più da spiegare, una specie di commedia grottesca che accarezza maggiormente i toni drammatici rispetto a quelli comici e che si sforza di affrontare il discorso genitori / figli da un punto di vista insolito, quello di un padre - invadente ed eterno bambino - involontariamente impegnato a risolvere con i suoi bizzarri metodi i problemi esistenziali della sua unica figlia. Anche se la regia troppo contemplativa non riesce sempre ad essere all'altezza di una sceneggiatura assai fiera di non dare punti di riferimento allo spettatore, il racconto si dipana attraverso snodi cruciali ( la cantata liberatoria sulle note di "The Greatest Love of All" di Whitney Houston, il nudismo della riunione improvvisata, il finale alla veglia funebre in cui Ines prende finalmente coscienza del potere taumaturgico della leggerezza ) rinsaldando a piccoli passi una sintonia famigliare che ad inizio film non sembrava possibile. Niente comunque che non si sarebbe potuto dire in due ore, contro le due e quarantacinque effettive: mi sentirei di consigliarlo a tutti e non solo ai "malati" di cinema come me, ma la durata è impegnativa e la parte centrale, dove Winfried calca la mano con i suoi scherzi al limite del sopportabile, non è troppo scorrevole.