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SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE regia di Juan Antonio Bayona

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  13/11/2017 10:05:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tema della perdita è dominante nei lavori di Bayona, dopo l'ottimo "The Orphanage" (la paura della scomparsa di un figlio) e il riuscito "The Impossible" (il timore della distruzione del nucleo famigliare) con "7 minuti dopo mezzanotte" il regista catalano riferisce delle paure di un bambino, spaventato dalla malattia che sta consumando poco a poco l'amata madre. Problema enorme ma non unico ad assillare l'esistenza del giovane, il quale riversa nel suo immaginario le ansie del reale. A contrastarle appare come per magia un maestoso albero parlante, forse un po' burbero e almeno in partenza ambiguo, ma propedeutico per affrontare un percorso di maturazione adatto ad esorcizzare le inquietudini quotidiane e a rendere meno spaventoso l'incerto futuro.
Il film è visivamente affascinante, perfetto nel restituire atmosfere da fiaba più triste che nera o horror, c'è anche però uno sfruttamento fin troppo facilone del tema lacrimevole sforando in territori al limite del ricattatorio. Bayona gioca troppo facile rischiando pochissimo, pur riuscendo ugualmente ad emozionare e a non indorare eccessivamente la pillola.
Le storie narrate dall'albero sono animate splendidamente, e tutto il comparto degli effetti speciali è di livello notevole. La base allegorica è felicemente centrata e il supporto del cast sicuramente all'altezza della situazione. Non posso far paragoni col romanzo di Patrick Ness non avendolo letto, ma al netto di qualche situazione fin troppo forzata la catarsi è ben strutturata con un inconscio, a volte vero colpevole della creazione dei mostri, estrapolato in maniera interessante.