dobel 9 / 10 22/09/2009 09:08:44 » Rispondi Un western che ha fatto epoca. Sicuramente atipico e incentrato principalmente sui personaggi: un film di dialogo al quale non manca l'azione. Un film sull'invidia, sulla repressione e sull'ambiguità sessuale, come è stato ripetutamente notato. Anche un film, vorrei aggiungere, sulla giustizia; sui problemi della massa nel momento in cui è in ballo l'amministrazione della legge; sulla facilità (spesso interessata) di arrivare ad un linciaggio. Il tema quindi della diversità vissuta come minaccia da soffocare. La massa spaventa, invero, quando la legge perde di credibilità. La massa prende sempre decisioni sbagliate e poco ponderate: dettate da un sentimento improvviso. Questo film, come 'Alba fatale' di Wellman, mette in luce anche questo aspetto della società e del viver comune oltre a quelli già notati da chi mi ha preceduto. La regia è magnifica e la fotografia è incisiva. Devo dire che siamo di fronte ad un film molto barocco e a tratti eccessivo, ma il suo barocchismo e la sua eccessività divengono valori espressivi che fanno sì che questo western non assomigli a nessun altro (forse a 'Rancho Notorious' di Lang?); è un mélo in cui tutto viene esasperato e portato al parossismo da uno stuolo di attori formidabili e una regia (a mio avviso la migliore di Ray) da film noir.