ds1hm 9 / 10 12/05/2006 14:12:34 » Rispondi uno dei tanti film brevi di Bergman. bellissimo l'impatto e bellissime le consegueze per lo spettatore: una parentesi mentale, uno squarcio psichico sia per un credente che per un ateo nelle conferme dell'impossibilità di ogni fede e nella cruda conferma di una solitudine umana incolmabile. non è l'apice della produzione di Bergman ma è semplicemente un film che cade nel grande periodo della sua arte. la fotografia di questo film è unica perchè mai un biano e nero ha trasmesso sensazioni tanto reali allo spettatoe e poche volte dei colori (o l'assenza degli stessi) sono stati specchio e sintesi dei protagonisti e delle loro storie.