caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LUCI D'INVERNO regia di Ingmar Bergman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
drabin     8½ / 10  15/02/2009 19:35:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un ottimo film del Bergman più classico e conosciuto, quello dei grandi interrogativi esistenziali, radicati nel silenzio della natura, e di Dio soprattutto. Gli attori sono immensi, capaci di dare i brividi in ogni inquadratura, e questo è anche (e soprattutto) merito del Bergman regista, sempre grandissimo nel gestire i suoi attori e nel cogliere con la tipica fotografia i sentimenti scavandoli dal volto dei protagonisti. La Thulin quando fissa l'obiettivo scavando nella memoria è un pezzo di cinema da antologia, altissimo e magistrale, da vedere e rivere per imparare. Qui scompare qualsiasi sarcarmo e qualsiasi ironia si dilegua di fronte all'immobilismo divino, alla tragedia (incomprensibile) che attanaglia l'uomo da sempre, e gli preclude di vivere autenticamente qualsiasi sentimento (anche l'amore per una donna, autentico alter-ego divino ma rovesciato). E il simbolismo - tipico del Bergman più "puro" ed austero - raggiunge il suo culmine con la grandiosa scena finale. Un film importante, essenziale e fortemente tragico: ma di fronte al silenzio di Dio chi è che si è rapportato meglio? Il prete che ostinatamente continua la sua "missione" o l'esasperato padre di famiglia che si dà alla morte? Dio, do certo, non ci darà la risposta ad un simile quesito...