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AFERIM! regia di Radu Jude

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  06/04/2017 10:03:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella Valacchia del 1835 il rappresentante della legge Costandin, accompagnato dal figlio Ionita, intraprende un picaresco viaggio sulle tracce di Carfim, presunto ladro di origine gitana, reo d'aver sottratto ad un signorotto locale del denaro.
Attraverso paesaggi selvatici punteggiati da foreste, grandi spazi aperti e piccoli villaggi, va in scena una riflessione sulle sementi gettate nel passato, per arrivare, quasi due secoli dopo, a quello che siamo diventati oggi.
Un'ideologia sicuramente più primitiva ma in linea con i tempi moderni, dove il luogo comune e il pregiudizio alimentano il livore nei confronti dello straniero e delle minoranze etniche o ancor peggio nei confronti di chi appare "diverso" agli occhi della società. Dove la religione diventa pretesto ipocrita per difendere i propri valori culturali, dove il fasullo perbenisimo dilaga mentre il potere deviato prospera grazie al benestare di vili personaggi privi della più misera morale.
Gli aforismi, i detti, le canzoni popolari di Costandin sono esempi fuorvianti per il figlio, già schiavo e ingranaggio di un meccanismo in cui il forte prevale sempre sul più debole in un'interpretazione contraddittoria della giustizia, appannaggio solo di chi se la può permettere.
I dialoghi di sconvolgente brillantezza - l'incontro col sacerdote razzista è qualcosa di memorabile- danno ancora più ritmo ad un film che è magnifico affresco popolare di un mondo brutto, meschino, dove il buon senso raramente fa capolino, per poi comunque scomparire ancor più veloce di come si è manifestato. Non si pensi però che l'approccio di Radu Jude sia eccessivamente critico o serioso, il regista romeno infatti sposa toni da commedia nera, strappa spesso la risata ricorrendo all'alleggerimento anche nel dramma. Anche se poi da ciò esula il brutale e pessimista finale, tuttavia in linea con un discorso che non poteva trovare sfogo diverso.
"Aferim!" è notevole esempio di equilibrio narrativo tra serio e faceto, con una moltitudine di azzeccate e soprattutto inquietanti analogie con l'attualità.