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INSIDIOUS 4: L'ULTIMA CHIAVE regia di Adam Robitel

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  14/06/2018 11:02:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra sequel e spin off un altro tassello si aggiunge alla ormai corposa cronologia orrorifica di "Insidious". Torna protagonista la medium Elise e la mossa vincente del film è quella di incuriosire raccontandone l'infanzia e la dura accettazione del suo "dono".
Poco importa se la tensione non raggiunge livelli accettabili o i soliti cliché tipo porte cigolanti e apparizioni improvvise sono sciorinati senza alcuna vergogna, perché a tenere banco è ciò che successe nei primi anni 50, periodo perfettamente ricollegato ad un presente dove la preponderante porzione horror viene sfumata con sguardo critico sul valore famigliare attuando pure una piacevole sterzata nel thriller.
La coppia Tucker & Specs funziona a dovere alleggerendo le parti più drammatiche, con Leigh Wannell oltre che nei panni del barbuto assistente nuovamente limitato alla sceneggiatura dopo la disastrosa direzione del terzo capitolo. Qualche sequenza un po' troppo scura non inficia il buon lavoro fatto sulle scenografie.
Sicuramente la saga comincia ad avere il fiato corto, l'Altrove ha ormai un impatto blando e pure i demoni non lasciano il segno, bisogna però ammettere che Adam Robitel (già autore del discreto "The taking of Deborah Logan") riconsegna dignità ad un franchise apparso totalmente allo sbando nell'ultimo capitolo, e pur non offrendo chissà quali spaventi o inquietudini gestisce al meglio uno script ben strutturato capace di dare ancora più spessore al già ottimo personaggio di Elise Rainier.