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BOJACK HORSEMAN - STAGIONE 2 regia di J. C. Gonzalez, Amy Winfrey, Matt Mariska, Mike Roberts

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hghgg     8 / 10  13/04/2017 16:25:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente sarò strano io: quasi tutti hanno detto che dalla seconda stagione "BoJack Horseman" sarebbe esponenzialmente migliorato rispetto alla prima, io invece trovo che pur mantenendosi su eccellenti livelli non aggiunga moltissimo alla prima tornata di puntate, nelle quali avevo già trovato molte cose buone che questa serie ha da dire.

Certo si avverte una migliore "messa a fuoco" dei temi e una raggiunta maturità nella scrittura degli episodi, anche in questa seconda stagione la carne sulla brace (carne di cavallo, ovviamente) è molta.

Questa è la stagione della relazione di BoJack con Wanda, della crisi personale di Diane, di Todd che entra nella lobby degli attori-improvvisatori, della geniale idea di "Hollywoo Stars: What Do They Know?: Do They Know Things?: Let's Find Out!" geniale parodia dei quiz-show dall'ancora più geniale titolo presentato da Mr. Peanutbutter e ideato nientemeno che da un redivivo ed esilarante J.D. Salinger.

C'è l'episodio di "Disneyland", c'è "Still Broken" e c'è "After Party". E soprattutto c'è tutta la storyline di "Secretarian".

Ecco "Secretarian", il progetto, il sogno con il quale si era conclusa la prima stagione. Secretarian l'eroe dell'infanzia di BoJack, perdente e morto suicida, che adesso BoJack dovrà interpretare in un film ambizioso che potrebbe rilanciare la sua carriera. E da qui, il solito lavoro di personale autodistruzione di BoJack, il rapporto con la regista Kelsey Jannings (ne esce fuori anche l'esilarante episodio "Chickens" con Diane e Todd in grande spolvero), convinta della sua qualità come attore, e un'immagine spietata degli ingranaggi sporchi delle grandi produzioni di Hollywoo(D).

Il tutto sfocia in due episodi eccezionali: "The Shot" (con la strepitosa partecipazione dell'attrice caratterista Margo Martindale) e soprattutto "Escape From L.A." capolavoro di tutta la seconda stagione, che non ha bisogno di parole, e che è il simbolo di tutto il circolo d'autodistruzione in cui BoJack è rinchiuso. Quel finale, dopo quegli avvenimenti, con BoJack seduto sul suo nuovo yatch con gli occhiali da sole a viaggiare di nuovo verso Los Angeles, è da applausi.

Finale di stagione tutto da godere con quello che al contempo è il fallimento (per BoJack, umanamente ops, equinamente parlando) e il successo (commerciale) del progetto "Secretarian" e che lancia verso una terza stagione ancora più ricca e ancora più amara.

Una seconda stagione in cui i personaggi maturano, diventano ancora più sfaccettati, sempre più analizzati, sempre più destabilizzati, sempre migliori.

"Hollywoo Stars: What Do They Know?: Do They Know Things?: Let's Find Out!"

Rigorosamente da ascoltare pronunciato costantemente per intero, in lingua originale, con l'allegria contagiosa di Mr. Peanutbutter, è la trovata comica della stagione, ma mica tanto il programma (che anche qui, puntata splendida con la partecipazione di Daniel Radcliffe e quell'ultimo, immancabile, spietato, colpo di coda immorale al quale BoJack non può assolutamente rinunciare, dopo avercelo fatto attendere per 25 minuti) proprio il titolo stesso.

"Hollywoo Stars: What Do They Know?: Do They Know Things?: Let's Find Out!"