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FESTEN - FESTA IN FAMIGLIA regia di Thomas Vinterberg

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kafka62     7 / 10  18/04/2018 13:33:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avrebbe giovato al film di Vinterberg una buona dose di follia o di surrealismo, quello ad esempio che Buñuel aveva messo ne "L'angelo sterminatore", opera che peraltro ricorda "Festen" per quell'atmosfera di implosione che l'attanaglia dal primo all'ultimo fotogramma. Si aspetta a lungo una quasi inevitabile resa dei conti finale (che lo stesso complotto, più o meno apparente, ordito dal cuoco lascia presagire), e invece il film non si discosta molto da uno psicodramma alla Bergman virato con gli umori sulfurei di "Chi ha paura di Virginia Woolf?", se non per lo stile movimentatissimo del regista. La macchina rigorosamente a spalla di Vinterberg non lascia mai tregua allo spettatore, rendendo estremamente concitate e frammentate fino alla sgradevolezza le singole sequenze e creando un clima di angoscia e di violenza repressa, complice un montaggio molto studiato e per nulla naïf. L'esito artistico del film, nonostante il finale lasci – come ho già detto – un po' a desiderare, è ragguardevole, soprattutto per l'impressione di acre realismo che produce in questa sordida parabola che porta un vecchio patriarca dai festeggiamenti per il suo sessantesimo genetliaco al definitivo ripudio da parte dei suoi figli.
Ma attenzione: l'adesione incondizionata al "voto di castità" imposto dal "Dogma 95" rischia anche di essere controproducente, in primo luogo perché la macchina a spalla e le inquadrature sghembe e spezzettate non sono certo un'invenzione di Von Trier e soci (basti pensare al Woody Allen di "Mariti e mogli") e alla lunga possono stancare; in secondo luogo perché la rinuncia a fonti di illuminazione artificiale (a meno che non abbiano a disposizione i sofisticati obiettivi di "Barry Lyndon") costringe a troppi vincoli e limitazioni tecniche, penalizzando le scene notturne o provocando, come succede spesso in "Festen", effetti da film amatoriale (come sfocature o riprese molto sgranate).