Zero00 9 / 10 19/01/2011 10:08:00 » Rispondi Festen, in pratica il primo film Dogma, è una pellicola devastante e completamente riuscita, un vero e proprio calcio nelle palle: allo spettatore, agli stilemi cinematografici di allora, alla società (o meglio, a quel frammento di società) che cerca di dipingere. Il contrasto poi tra i diversi "toni" e "stili" non fa altro che accentuare la cattiveria e la carica eversiva del film. L'alternanza reale/surreale, realtà/sogno, dramma/ironia, accentua gli intenti satirici del regista. Il risultato è un film che ricorda non poco le tragedie aristoteliche e che si universalizza toccando vette di pathos rare, districandosi tra una risata e una lacrima, dipingendo con lucida cattiveria una realtà sociale ma anche affrontando problematiche scomode, da sempre, al cinema. Siamo dalle parti del capolavoro.
Zero00 19/01/2011 10:16:20 » Rispondi Ovviamente per "tragedia aristotolica" intendo le caratteristiche della tragedia così come Aristotele le ha enunciate.