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ACQUA DI MARZO regia di Ciro De Caro

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enrico_ghezzi     7 / 10  15/05/2017 21:27:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è lacqua qui risale ai film dell inconscio. un pretesto che corre su linee già calibrate della soria del potere e del ritorno, quel ritorno simbolico all eperienza primiginea, dove le varie lessicalita' nel film si avvalgono di una tessuto quasi non concertato, che ridiviene con il ritrovo della nonna, quasi una musa dell iride amorfico. qui cè il fatto della non morte come ritrovo del immagine estetica, che ripone e depone un senso appunto cristallico di un universo quando coerente alla sua retrograda esperienza. e' come se con un binocolo ,vedessimo il capovolgimento della summa immagine che si antepone essa stessa al
diverbio dialettico del taciuto.