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IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL regia di Hayao Miyazaki

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astropelle     7 / 10  06/10/2005 16:47:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che devo dire? Sono diviso fra il commento di "kowalski" e di "chemaco".
Il cartone naviga indubbiamente su di un'anima poetica: il MONDO DI HAWL - bella unione fra la Russia fine ottocento e il Fantasy, con le sue corazzate volanti e le moto ad elica - mette insieme la poesia del fantastico e il realismo del romanzo storico. Il castello di Hawl poi è meraviglioso: buffo ed imponente allo stesso tempo.

. BELLE ANCHE LE SCENOGRAFIE, soprattutto quelle naturalistiche (ho letto in questo forum che Hayao Miyazaki è un amante della Natura e dal film si vede).

. LA STORIA E' ORIGINALE, nel senso che la sua originalità sta nel fatto che la TRAMA PRATICAMENTE NON C'E'. La storia-base (la protagonista invecchiata che si presenta nel castello di Hawl e lo sviluppo dei suoi rapporti con Hawl e la Strega delle lande -tra parentesi, subito schiantata) è così esile da passare quasi in secondo piano.

. Ed infati la magia del cartone sta TUTTA NELLA POESIA EVOCATA DALLE IMMAGINI. Se mi si permette un paragone azzardato, è un po' la stessa tecnica sviluppata da Tim Burton nella "Fabbrica di cioccolato" (vedete il mio commento sul film se vi interessa).

. Però questo è IL LIMITE DEL FILM: la psicologia dei personaggi è alquanto superficiale; l'unico sentimento che traspare è l'amore e il senso della famiglia -che non è poco ma tenuto conto dell'ambientazione del film non è nemmeno tanto.-

Manca l'approfondimento dei personagi, a partire da Sophie (ma possibile che l'essere trasformata tutto d'un tratto in vecchia non produca in lei nessuno choc?), passando per Hawl ( Perché è sfuggito alla sua maestra di magia? E' vero, vuole essere libero ma cosa cerca?), per la Strega (è cattiva? Perché? Che obiettivi ha? Insomma, CHI E'?) ecc. ecc.

. Anche la guerra è trattata con superficialità: belle le immagini rosse degli incendi ma visti così distanti sono solo una stereotipata seppur tremenda scenografia.

. Il fatto è che il regista HA CERCATO DI TOGLIERE TUTTO CIO' CHE ERA DI DISTURBO ALLA VISIONE DELLE IMMAGINI; questo ha reso il film sicuramente più semplice e fluido ma lo ha anche appiattito.

. Non si può basare un film su concetti forti (la guerra, il rapporto con se stessi, il senso del dovere verso sé e gli altri...) e poi passare sopra queste idee con mano leggera senza che il film scada.

. Però il film è piaciuto molto, almeno dai voti espressi nel forum (e questo me l'aspettavo: "Il castello di Hawl" presenta chiaramente cosa offre allo spettatore, cosicché chi non apprezza il genere non è andato a vedere il film). E questo è dovuto - oltre che all'intrinseca qualità della pellicola, che non discuto - anche ad un TRUCCO DI MARKETING.

. Il film è stato TARGHETTIZZATO VERSO SPETTATORI ADOLESCENTI. Esso presenta tutti gli stereotipi di un cartoon per giovani: personaggi teen-ager (Hawl e Sophie mostrano meno di 18 anni: bel colpo per un mago essere così potente e giovane!); rapporto focalizzato sull'amore di tipo adolescenziale (lei ama lui, lui scopre di amare lei, lei lotta per lui, lui protegge lei); le tinte forti appena accennate (il dramma della guerra, che sfortunatamente è molto presente attualmente, è solo di sottofondo); concetti tipici dei giovani (la LIBERTA' di Hawl; il rapporto studente-maestra fra Hawl e la maga di corte, la ricerca di uno spazio dove vivere in autonomia, la ricerac di se medesimi...)
sono tutte cose che fanno sì che I PIU' GIOVANI si IDENTIFICHINO IMMEDIATAMENTE NELLA STORIA. Per quelli un po' più grandicelli come me, il film invece appare un po' carente (P.S. non voglio dire che i più giovani sono più carenti dei più anziani: solo che, a secondo dell'età, si cercano cose un po' differenti). Daltronde, fare un film che piaccia a tutti è veramente difficile...

. Infine un accenno alle immagini. BEI DISEGNI: la qualità del tratto non si discute. Bei colori, belle, fantasiose e divertenti le figure.

. Ma ahimé, siamo anni luce dalla qualità TECNICA dei cartoon americani (con buona pace di chi li disprezza). I sottofondi sono sempre un unico disegno, fisso fino alla morte. E l'animazione è quasi artigianale: per risparmiare sul numero di disegni hanno usato -per la prima volta a mia conoscenza- la tecnica di sovrapporre un'immagine sfumata sulla principale per dare l'idea del movimento. Cosicché all'inizio del film pensavo di avere un disturbo alla vista o che la cinepresa fosse a tratti fuori-fuoco. Poi mi sono abituato...

. Non metto in dubbio che la qualità tecnica di un'animazione SIA SECONDARIA rispetto all'emozione che essa produce. Ma tutto fa...

Dunque, per gli amanti del voto: 8 per gli aspetti evocativi, 6 per la storia/personaggi/ tecnica e 7 di media.

Ciao.



Delfina  13/10/2005 22:45:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bah, solo per i più giovani? Questa mi pare proprio una siocchezza... anzi, l'ho trovato un film estremamente complesso, affascinante e anche inquietante per la rappresentazione cupa della guerra. Tutt'altro che per giovani o giovanissimi, è un film che fa pensare, pesante e denso.
astropelle  15/10/2005 19:57:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao pesciolina! Quando ho espresso l'opinione che il film fosse stato pensato per un pubblico giovane mi immaginavo la reazione che avrei provocato (e mi stupisco in positivo del tono corretto delle risposte, visto l'andazzo che talvolta avviene in questo forum). Mantengo la mia idea: il modo con il quale il film tratta i temi è finalizzato ad un pubblico giovane (penso di aver dato una chiara domostrazione di questa mia opinione nel commento). Perché allora può piacere anche a persone non più giovani? Perché il film è di tipo EVOCATIVO, cioè non si esprime per concetti ma per emozioni visive. Questo fa sì che ognuno possa metterci del suo in ciò che vede: ed allora le immagini della guerra, che a me sono apparse banali (io ho una mia idea PERSONALE di cosa sia la guerra) possono apparire cupe e dense a te (che sicuramente hai una tua idea PERSONALE di cosa sia la guerra).

Ciao.
martina74  07/10/2005 09:49:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai una cosa? Per quanto non si possa non apprezzare la disamina puntuale che hai fatto del film, io credo che, essendo una fiaba, lo si debba prendere come tale.
Inoltre non penso sia rivolto a un pubblico di adolescenti: basta avere un "cuore giovane" e si riesce ad apprezzarlo a tutte le età.
Infine, ti assicuro che non sono affatto un'appassionata di anime, eppure mi è piaciuto moltissimo perchè non ha i limiti dei prodotti americani, troppo attenti all'elaborazione digitale per partorire una storia che vada oltre il buonismo più piatto.

Saluti!
Invia una mail all'autore del commento cash  07/10/2005 12:54:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma infatti è una fiaba, tali precisioni sono abbastanza fuori luogo...
E infatti non è assolutamente rivolto ad adolescenti; così come la città incantata era l'antipinocchio howl presenta riflessioni non proprio alla portata di piccini; da notare il ruolo che viene assegnato alla vecchiaia, dove non solo è giusto che i personaggi non siano colti da coccolone, ma come la senilità sia foriera di saggezze prima impensabili.
martina74  07/10/2005 13:23:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed è bello che Sophie, quando si vede improvvisamente invecchiata, non venga colta dal panico ma si adegui alla sua nuova condizione trovandone i punti di forza.

Ciao casholino... :)
astropelle  07/10/2005 14:07:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Martina, rispondo a te ed anche a Cash.
Quello che dite è vero. Il film è una fiaba e come tale deve essere letta. Però essa è stata impostata con criteri molto precisi.

La scelta del regista di approfondire o altrimenti tenere in superficie un particolare tema dipende dall'effetto che si vuole ottenere. Ed il regista VOLUTAMENTE ha escluso tutto ciò che poteva rovinare l'effetto evocativo delle immagini e della leggerezza (forse "leggerezza" è un termine migliore di "superficialità" che ho utilizzato nella critica) della storia e dei personaggi.

Un film tutto basato TUTTO sull'evocazione fiabesca piace o non piace? Dipende dai gusti. "La fabbrica di cioccolato" (altro film basato sulla stessa tecnica costruttiva) mi è piaciuto: questo un po' meno.

A seconda dei gusti...

Ciao ad entrambi
Invia una mail all'autore del commento cash  07/10/2005 14:23:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh, ma è necessario soprattutto entrare nell'ottica degli anime giapponesi e in particolare nel microcosmo miyazakiano... non so se tu abbia visto altre sue opere (e ti consiglio la città incantata, certamente superiore a howl), ma devi considerarlo non alla stregua di un cantastorie visionario, ma di un vero e proprio autore, con caratteri distintivo che trasudano da ogni sua creazione. Il discorso ecologista e pacifista di miyazaki è ben noto, e la scelta di procedere per canoni assolutamente antioccidentali è secondo me non solo vincente, ma anche l'unica davvero efficace. E non conviene crucciarsi circa un'eventuale assenza di psicologia specifica, perchè l'insieme delle caratteristiche di howl supera ampiamente la somma delle sue parti... poi va da sè, bisogna abituarsi all'idea di poema visivo che narra più con immagini che con concetti...
ciao!
francescot  11/10/2005 23:40:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti la "città incantata" è superiore a questo "castello errante" perchè non possiede questo difetto delle immagini e situazioni sconnesse dalla struttura narrativa.. per me è un difetto, anzi una carenza!
Invia una mail all'autore del commento cash  12/10/2005 13:34:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no? ne sei sicuro? sapresti dirmi come la bambina riesce a riconoscere con certezza i genitori?
e cosa c'è di tanto oscuro in howl?
martina74  07/10/2005 14:55:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, appunto. Ha detto tutto cash che ha un retroterra più ampio del mio.
Bella la definizione di "poema visivo".

Ciao ciao!
Invia una mail all'autore del commento cash  07/10/2005 18:17:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma no, fa schipho.
martina74  07/10/2005 19:06:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uff... quando uno ti fa un complimento... non te ne faccio più, tiè!