Fairy_Girl 10 / 10 22/10/2005 15:52:23 » Rispondi Non vado a cercare significati, lo lascio a chi è più intelligente di me, io certo non ho la pretesa di coglierli. Più di tutto mi fido dei sentimenti che questo film mi ha trasmesso, che sono per la maggior parte serenità e gioia. Pare strano che sia stato un film a regalarmeli. Eppure mi ha coinvolto moltissimo. Mi ha ricordato la mia vita stessa, tra l'altro non ho potuto fare a meno d'innamorarmi di Howl, che non è altro che la copia su carta-pellicola cinematografica di chi è importante per me nella realtà. Tra l'altro io mi identifico parecchio in Sophie. :-) L'aggettivo che rende meglio quello che io penso del film è dolce, anzi dolcissimo, al superlativo.
caste381 25/10/2005 19:51:48 » Rispondi Questo è il commento più puro ed intenso che abbia letto finora. La tua naturale sensibilità ai sentimenti veicolati dal film è assolutamente invidiabile. La tua modestia inoltre, è proprio segno di grande intelligenza. Molta gente dovrebbe imparare da te...
jane eyre 26/10/2005 14:28:58 » Rispondi la volontà di capire e di cercare significati possibili nelle cose non vuol dire necessariamente non essere sensibili o semplici. La semplicità non è necessariamnte una cosa opposta alla spinta della curiosità, alla voglia di rendere chiaro a noi stessi ciò che ci ha emozionato... Soprattutto, per me, la semplicità è una una complessità risolta... ciao jane
caste381 26/10/2005 18:37:38 » Rispondi Hai perfettamente ragione, jane. Apprezzo molto la tua idea. Infatti non critico il nostro sano e naturale interesse, ne andrebbe dello stesso progresso della specie. Volevo solo sottolineare che anche la semplicità d'animo è una grande qualità. Purtroppo sembra sia stata dimenticata da molti e con essa ovviamente la modestia; quella consapevolezza di dover cercare un giusto equilibrio tra fiducia in sè stessi e comprensione dei propri limiti. Potrebbe farci sembrare piccoli piccoli... credo invece ci renda ancor più grandi.
jane eyre 26/10/2005 20:16:46 » Rispondi Sono d'accordo con te riguardo alla semplicità d'animo. Se ci pensi lo stesso Miyazaki mette in scena, pur nell'apparente "caos" (!), la semplicità stessa. Le protagoniste dei suoi numerosi film in genere sono ragazze/bambine capaci di mantenere dentro di sè una purezza e una delicatezza d'animo che esse stesse non sanno nemmeno di avere, tanto queste sono incorrotte e genuine. Sono eroine portatrici inconsapevoli di una forza interiore che ( a differenza di quella basata sull'esteriorità e sulla prepotenza spacciata per forza) proprio in quanto nascosta è portatrice di vera sensibilità, di garbo, di un pudore che è raro ritrovare nei modelli di umanità (sia fittizi che reali) che ci vengono proposti attualmente.... lo stesso "mito" di H. P. : non mi sembra una figura così ideale o veramente pura...pur essendo un personaggio costruito per i più piccoloi a me sembra infarcito di ideali basati sulla competizione, sul vincere...mah!