williamdollace 8½ / 10 25/06/2017 15:58:01 » Rispondi "Non è uno di noi. Non è nemmeno uno di loro." Una civiltà della mente perduta, una civiltà di mezzo che cerca un luogo metafisico, quell'oltre a cui ogni uomo deve, dovrebbe, ambire. Un'ossessione non minuziosa, ma vasta, quanto una città fantasma, quanto un pensiero di riabilitazione patriarcale, attraverso gesta immortali, che rimangano nella storia dell'umanità. Gray disegna questo grande mappamondo mentale, scardinando la geografia, costruendo due mondi e un terzo mondo che li fagocita, un luogo della mente che divora tutto, mastica legami e anni, tempo, famiglia, figli, mogli, medaglie e cui tutti si arrendono, cose e persone, barriere e pregiudizi, costretti ad inoltrarvisi, senza mai vederla, perché tale è, esiste finché non c'è, e pertanto è immortale.