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TRANSFORMERS 5: L'ULTIMO CAVALIERE regia di Michael Bay

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Jolly Roger     8 / 10  01/05/2020 01:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inizio con una provocazione.

E' mai possibile che uno possa dare un voto pessimo a Transformers? E poi anche a tutti i 4 capitoli successivi della saga?
Per la serie "non mi piace ciò che guardo, ma siccome non lo capisco, me lo riguardo e poi me lo ri-riguardo". Tipico analfabetismo dei giorni nostri.

Comunque, veniamo al film. Io credo che questo "The Last Knight" sia la degna conclusione di una saga davvero esplosiva, una delle più riuscite degli ultimi quindici anni. Anche se ho già detto che, per me, la saga avrebbe dovuto concludersi al terzo capitolo. Perché il Terzo capitolo avrebbe potuto essere il film robot-fantascientifico-catastrofico DEFINITIVO. Ma, a causa di una serie di errori gravi e davvero banali (e incolpo Michael Bay di ciò), come la sostituzione di Megan Fox e il cambiamento di alcuni ruoli, non lo è stato.
La saga ha comunque proseguito il proprio corso con un quarto capitolo niente male, "Age of Extinction". In grado di intrattenere alla grande, ma carente di qualcosa. Nonostante le novità, nonostante il temibile cattivo LockDown, nonostante la spettacolarità innovativa di alcune scene – come l'immensa sequenza del magnete, o il combattimento sotto la Porta del Paradiso in Cina - al quarto capitolo è mancato qualcosa.
Ci ho pensato a lungo, e ho capito che cosa.
Nel quarto film, è mancato un protagonista tosto, uno in cui immedesimarsi.
Uno che ci credesse, che ci credesse così tanto da convincerti. Ma nessuno, purtroppo, si è rivelato all'altezza dello Shia LaBeouf dei primi 3 capitoli e del suo personaggio Sam WitWhicky. Il redneck inventore Cade, nel quarto capitolo, non si è rivelato per nulla all'altezza di poter sostituire Shia-Sam.

Eppure, è proprio quello stesso Cade (Mark Wahlberg), insignificante nel quarto capitolo, che nel quinto episodio tira fuori, finalmente, tutta la potenza del proprio personaggio.
E, caspita, che personaggio!
Cade riesce a catalizzare su di sé la forza del racconto e ha il physique du rôle per integrare la definizione di Eroe della porta accanto.
Ribelle, decadente, tragico, da solo contro il mondo.
Complice anche il look un po' più selvaggio rispetto al quarto capitolo (ora ha i capelli lunghi, veste il chiodo, monta una jeep, è molto più duro rispetto al conformista ignorante e ben pettinato del quarto capitolo), Cade è ora un personaggio che spacca. Niente da invidiare al Sam dei primi tre capitoli – anche Wahlberg, qui, finalmente, recita come uno che ci crede davvero, fino in fondo.
E quindi convince!
Così come convince Hopkins, ma soprattutto Turturro, grande ritorno. Di gran lunga il personaggio più eccentrico e simpatico di tutta la saga, il vero simbolo di essa. Avrebbero dovuto calibrare il film con una sua presenza molto maggiore.


_____________________________da qui in poi, SPOILEROSO___________________________



A grandi personaggi buoni, se ne contrappone uno davvero cattivo: Megatron.
E qui sembra anche più cattivo dei primi capitoli.
La sua prima apparizione, quando atterra….atterrisce pure! E' terribile quando si trasforma, estrae l'enorme ascia, incombe avvicinandosi con intercedere minaccioso.
Una domanda sorgerebbe spontanea, ma facciamo finta di niente…anzi no:
ma come ha fatto a resuscitare?!? Nel secondo film Optimus gli ha spaccato metà faccia, nel terzo film questa mezza faccia gli è stata strappata insieme a tutta la spina dorsale, nel quarto film la sua mezza testa staccata appare sotto una campana di vetro…
Invece ora riappare…e manco a dirlo è ancora più forte e cattivo.
Ma come ha fatto?!
Ma soprattutto………………………………..GALVATRON?!? La vera domanda è dov'è finito Galvatron?
Insomma, qui ci sono alcune notevoli incongruenze ed incoerenze rispetto ai precedenti capitoli, soprattutto con il quarto, che però è da considerarsi un episodio estemporaneo.
Ma noi ci dimentichiamo di queste incoerenze…perché vogliamo troppo bene a questa saga, non è così?
E allora chiudiamo un occhione su tutto ciò.

E questo quinto capitolo incanta alla grande.
Immagini fantastiche, come quelle della nave sepolta negli abissi…o del pianeta Cybertron, che cala dal Cielo, inesorabile Distruttore.
"Ci sono due Lune!"
E Cybertron cala, dapprincipio, sulla Luna: ottima scena quella in cui travolge l'astronave del fu capitano Sentinel. Io personalmente adoro queste citazioni concatenate tra capitoli diversi :-) mi fanno letteralmente impazzire!
Fantastiche anche le sequenze catastrofiche. Cybertron, pianeta Succubus, cala sulla Terra e si appiccica con le sue gigantesche radici, succhiando l'energia del nostro Pianeta.
Ad ogni cosa, viene data una spiegazione, forse un po' tirata per i capelli, sempre sul filo del rasoio, sempre terribilmente vicino, se non oltre, al limite di sfondare la soglia della sospensione dell'incredulità, ma con un senso logico che, se leggermente diluito dall'ironia e dalla goliardia, regge: Unicron, la Pangea, il Bastone di Merlino, la lotta tra Quintessa e i dodici Cavalieri, etc….molta carne al fuoco, forse troppa carne al fuoco, ma del resto anche abbuffate come questa ogni tanto bisogna concedersele.

E in questo quinto capitolo hanno mescolato tutto, pur di concedere alla saga un ultimo grande respiro, per creare un gran finale. "The Last Knight" pesca ovunque e mischia tutto.
Pesca il meglio di tutto sia dai 4 film precedenti della saga, sia da tutto il resto.
Qui c'è il meglio del catastrofismo, con la discesa del pianeta Cybertron sulla Terra – idea-furto dal terzo capitolo, dove questo già avveniva. C'è un grande Megatron. C'è la tratta dei prigionieri Decepticons, presentati come dei lottatori di wrestling, molto Pulp.
C'è una battaglia tra il bene e il male che viene narrata con i canoni del thriller investigativo, con gli stessi ritmi ed atmosfere totalmente derivati della narrativa di Dan Brown (tutto l'impianto della trama richiama "Il Codice Da Vinci" e "Angeli e Demoni"). Ci sono le sette templari segrete che custodiscono segreti millenari.
C'è l'aspetto ironico della contrapposizione tra Inglesi e Americani, ironica enfatuazione di luoghi comuni.
C'è un Hopkins la cui seriosa ironia viene spremuta come l'ultimo succo di un vecchio limone.
C'è la ragazzina alla Goonies, quattordicenne eroica, per acchiappare il pubblico più giovincello.
C'è un aspetto epico che sembra quasi di guardare Il Gladiatore.
C'è l'ironia, ci sono i mini-Transformers dinosauri come simpatici animaletti domestici che fanno tanta tenerezza e simpatia.
C'è Tutto. C'è Ogni Cosa.
C'è l'Eroe tosto e ribelle che si redime dai propri errori e dalla propria vita fallimentare, clichè anticonformista ed empatico.
C'è l'Eroina fredda, glaciale, delusa, clichè che finalmente si abbandona ai sentimenti umani e al calore. C''è Bumble Bee, "sting like a bee", amico fedele e definitivo.
E infine c'è Optimus, il Migliore, il Camion che esce trionfante dalla grande catastrofe scampata dopo aver salvato l'Universo per l'ennesima volta e senza che nessuno glie l'abbia chiesto; Lui esce dal caos sfrecciando brillante al suono di tamburi di battaglia.
E c'è il solito discorso buonista finale, peloso quanto una predica di un politico populista.

Ma questo, in fondo, è Transformers.
Fin dal primo film.
E' la stessa cosa, ripetuta in sequenza, ma con sempre maggiore e goduriosa esplosività pulp.
Chi lo ha capito, ne ha potuto godere per ben 5 volte.
Gli altri, dopo il primo film, hanno saggiamente fatto a meno dei capitoli successivi...o ne hanno ignorantemente usufruito ;-)