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SHIN GODZILLA regia di Hideaki Anno, Shinji Higuchi

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_Hollow_     8 / 10  24/07/2017 00:29:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siete caduti così in basso negli ultimi tempi da capirci meno di faluggi? Annamo bene ..

Un film coi suoi difetti ma dove alla fine prevale il cervello di Anno, capace di realizzare un kaijou eiga finalmente atipico e più vicino all'originale, in cui Gojira torna ad essere l'emblema del nucleare fuori controllo (v. rimandi alla distruzione provocata dallo tsunami del 2011).
Tante denunce: al nucleare, ai metodi del governo (che gestisce, male, il prima e il dopo), alle potenze straniere (con gli americani che fan gli americani) e tanta altra roba che non sto ad elencare, perché i simbolismi, come da tradizione di Anno, son veramente tanti, e fate decisamente prima ad andarvi a leggere un qualche speciale a riguardo.
Ovviamente il target del film è più lo spettatore giapponese; per uno straniero certe cose risultan quasi impossibili da capire, ma basta informarsi nel caso.
Già il titolo, ad esempio, è una gran bella differenza rispetto al passato: Gojira è sempre stato scritto in katakana, l'alfabeto usato principalmente per tradurre parole straniere non presenti originalmente in giapponese. Ovviamente possono esserci diversi motivi a riguardo, come imputare il nucleare agli americani ma soprattutto lasciare il "mostro" in un alone di mistero, di ignoto. Adesso compare in katakana non solo il nome del mostro, ma pure l'aggettivo "shin", che senza esser scritto in kanji può avere, in giapponese, almeno una decina di significati. E ovviamente, come classico di Anno, molti di questi sono riferibili alla cosmologia di Evangelion. "Nuovo", "rinascita", "resurrezione", "morte", "quattro". Tutti elementi centrali nella poetica di Anno con forti legami alla cristianità. E sull'argomento mi fermo qui, se non conoscete Evangelion è affar vostro.
Tornando al film, veramente degna di nota rimane pure la colonna sonora. E anche qui il compositore è Shirō Sagisu, lo stesso di Evangelion. Per citarne una su tutte, ascoltate "Who will know (tragedy)" e godete della sua genialità, essendo praticamente un requiem per Godzilla stesso, dipinto come essere pensante, dotato di emozioni, e vittima. Ma l'ost è un vero e proprio forziere del tesoro con altre piccole perle come "Persecution of the masses". Ovviamente per godersele vanno contestualizzate e abbinate alle immagini, immagini che, ancora una volta, hanno un sapore molto forte di Evangelion con i suoi angeli.

Io il film l'ho visto svariato tempo fa, non in quei tre giorni in croce in cui è stato in due/tre sale a regione, quindi il voto, che alla fine è la cosa meno importante in un commento, prendetelo con le pinze. Potrebbe essere mezzo punto in meno come qualcosa in più.

Rimane il fatto che è il solito lavoro di Anno, fortemente simbolico e verboso (la sceneggiatura era lunga il doppio rispetto ad un film simile); ci son gusti e gusti e capisco possa non piacere (a me spesso non piacciono i lavori di O.Welles, ed è quasi eresia parlando di Cinema), ma un conto è non apprezzare, ad esempio, i ritmi, un altro è sputarci sopra e bollarlo come un brutto film senza capire una mazza di quel che è stato visto. Non sopporto la gente che spara sentenze come chi è tirato in causa nelle sequenze dal reale di The End of Evangelion. Guardatevi per quel che siete realmente come grazie ai poteri di Sogno nella scena della "convention sui cereali". A buon intenditor poche parole.