Compagneros 8 / 10 13/08/2017 18:29:38 » Rispondi Catalogarlo come film per ragazzi è alquanto riduttivo. Okja è una favola nera, nerissima, che dovrebbe far riflettere sul nostro rapporto con gli animali, vittime sacrificali dell'industria alimentare che trova fondamento unicamente nella soddisfazione dei piaceri del palato. Joon-Ho Bong mostra abilmente, attraverso immagini mai eccessive e molto simboliche, la reificazione del soggetto animale a puro oggetto, poiché il capitale tutto riduce alla forma merce. Ciò che nel film avviene con dei maiali fantastici non è dissimile che ciò che avviene quotidianamente negli allevamenti di maiali, mucche e quant'altro. Okja è ben più che un filmetto sui buoni sentimenti, sull'amicizia tra una ragazzina è un animale fiabesco. Solo uno sguardo miope non scorge in questo film la forte portata politica del messaggio che si vuole lanciare fin dalla bellissima locandina. Senza dubbio, uno dei migliori film del 2017. Un plauso a Netflix per averlo co-prodotto.
Bellissimo il finale dove la piccola Mija riacquista Okja lanciando un maialino d'oro alla padrona della multinazionale. Il maialino si sporca di sangue sul pavimento, il galoppino della manager (un afroamericano che, appunto, sta in una posizione di subalterno) lo ripulisce e glielo porge. Il capitale, per quanto insanguinato, si ripulisce continuamente per apparire sempre scintillante. Il sangue dei lavoratori con cui olia i suoi ingranaggi si lava via, l'oro rimane. Il maialino d'oro rimanda al capitale come nuovo, unico Dio (si rimembri il vitello d'oro di biblica memoria). Il maialino d'oro è una sorta di feticcio, come feticcio è la marce nell'economia capitalista, secondo la celebre espressione di Marx.