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CINDERELLA MAN - UNA RAGIONE PER LOTTARE regia di Ron Howard

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Beefheart     7½ / 10  27/03/2007 21:19:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse una grande storia non basta a fare un grande film, ma certo agevola. "Cinderella Man" racconta, appunto, una grande storia, talmente grande da risultare perfettamente cinematografica. Il dove è l'America, il quando è la prima metà degli anni 30, il perchè è la grande depressione. In questo contesto l'ennesimo uomo in difficoltà, un pugile sfortunato, soprannominato "la Cenerentola del ring", non rinuncia a lottare e, dopo aver toccato il fondo, risorge, arriva inaspettatamente a combattere per la cintura di campione dei massimi e salva la famiglia dalla totale indigenza. Tipicamente holliwoodyano, ma tutto vero: il pugile è James J. Braddock e l'evento eccezionale è l'incontro per il titolo dei pesi massimi che si tiene il 13 Giugno 1935 sul ring del Garden Arena di Long Island. In quel memorabile giorno si concretizza la favola di Cinderella Man e, in generale, di tutti coloro che hanno vissuto quegli eventi come un impeto di rivalsa delle classi più povere. In effetti il mondo della boxe ci ha abituati a queste storie di vita e questo film ne rende bene l'essenza. Senza soffermarsi più di tanto sull'aspetto prettamente atletico, ci risparmia lunghe e ripetitive scene di eventuali estenuanti allenamenti e preferisce concentrarsi maggiormente su quello umano, privato, familiare, dei protgaonisti, trattandone la collocazione sociale con annesse difficoltà quotidiane. In tal senso ottimo contributo lo ha apportato un ottimo Russel Crowe, più convincente fuori che dentro al ring; Renee Zellweger, nonostante la paralisi facciale, non sfigura. La sceneggiatura, semplice e lineare, segue, cronologicamente fedele, lo svolgersi dei fatti, a beneficio dello spettatore che rimane inevitabilmente coinvolto. Buona la fotografia.