caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO regia di Tim Burton

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     7 / 10  19/12/2009 16:58:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Burton ci regala un’altra sua piccola perla visiva. Come al solito dal punto di vista delle immagini non c’è nulla da eccepire, c’è solo da guardare rapiti il susseguirsi di quadri coloratissimi e movimentati, la scenografia suggestiva sempre piuttosto sovraccarica, le inquadrature varie e insolite, l’ironia a volte un po’ macabra e la tipica atmosfera musicale con tanto di canzoncine.
Si tratta insomma di un mestiere ormai collaudatissimo, una specie di marchio di fabbrica tipo “griffe”, sinonimo di qualità e divertimento. Solo che il pregio può diventare anche il difetto. Questo film mi ha dato l’impressione a volte di sfoggio di tecnica fine a se stessa. Ho avuto a volte la sensazione che Burton volesse semplicemente mostrare la sua bravura, al di là di quello che veniva rappresentato. E’ tipico di molti grandi registi che spesso “scadono” nella maniera, da quanto sono diventati bravi e esperti.
Si tratta di una impressione. Ovviamente è solo il mio giudizio personale.
Dal punto di vista del contenuto ancora una volta Burton ha voluto “aggiornare” un genere di successo della tradizione, in questo caso le fiabe tradizionali, tipo fratelli Grimm.
Lo schema del film ricalca proprio questo genere. Il protagonista è un bambino povero ma virtuoso con una famiglia “caratteristica” che patisce sfortune e disgrazie. All’improvviso arriva però l’occasione del riscatto tramite il caso o la fortuna. Ovviamente dovrà prima dimostrare che merita questa fortuna, grazie al suo perseverare nella semplicità, nell’umiltà e nella virtù. Il premio finale è così assicurato.
La storia è anche l’occasione per Burton per fare un po’ di satira sui bimbi moderni e sulla loro educazione. Vengono messi soprattutto alla berlina i figli viziati o violenti e i loro deboli genitori. C’è inoltre l’eterno argomento dei film di Burton, cioè la supremazia della fantasia e dell’immaginazione sul freddo raziocinio e sulla nuda materialità. Il tutto è però mostrato in maniera moraleggiante, molto schematica e un po’ superficiale, ma del resto si tratta di una fiaba. Burton stesso cerca proprio di accentuare questo aspetto, di metterlo in evidenza, proprio per “giustificare” o far passare la convenzionalità dei valori e dei sentimenti espressi. Del resto era caratteristica anche delle fiabe “tradizionali”, quella di essere conservatrici e paternaliste.
Alla fine della visione rimane comunque un film veramente piacevole con delle splendide interpretazioni (bravissimo Depp), anche se manca quel qualcosa di profondo che faceva rimanere impressi film come Big Fish o Batman.