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DEATH NOTE (2017) regia di Adam Wingard

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enrico_ghezzi     7½ / 10  04/09/2017 14:03:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è un film sulla trasposizione del nostro volere che si rivela in attesa quasi simbolica. un ritmo del nesso causale che ricorre ad una volenza o volizione che ripropone il mito di se stesso, incuneata nella volga del possibile che ripete un anello di tempo e di spazio che solente si ripropone in una arbitraria elittica di cinema del volere. un eccesso del diaro di morte che referisce un arbitrale esatto sinotttico del volitivo sempre erretto a manifesto del superbo che ritrae una dialettica amplessica e secondaria ad un fine non noto ma ignoto al recesso di parte. parteggio che se vogliamo il volgo puo' succedere su una piattaforma empirica di una cinema del se' nel piu' autentico esatto che ne riduce gli effetti senza toglierne il ritmo. magnificenza ed assenza sono un tarlo che nel film anticipa un controllo del diario, nella forma ormai oscura del mito passato.un recitazione che riduce il contrasto di una dinamica fallace dell ispettore che ritiene indurre un compiuto di parte ma di totale dedotto.
daaani  04/09/2017 19:45:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Superbo
enrico_ghezzi  04/09/2017 19:55:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è una visione monolitica del diario che espelle e incentra una retorica se noti di allegra alternanza tra una mono trama ed una molto empirica.
daaani  04/09/2017 20:04:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si si, ho notato, non c'era bisogno di chiarire questo concetto. Era già tutto limpido.